Stop al coordinamento tra Israele e Autorità palestinese
Il portavoce del movimento di resistenza palestinese della Jihad islamica, Yousef al-Hasayna, ha rilasciato oggi una dichiarazione in cui afferma che il coordinamento tra le forze militari israeliane e l’Autorità nazionale palestinese in materia di “sicurezza” è un attacco ai valori dell’unità nazionale palestinese. “Israele utilizza il coordinamento con le forze di sicurezza dell’Anp per cercare di sventare qualsiasi tentativo di avviare una rivolta palestinese in Cisgiordania e soprattutto a Gerusalemme”, ha aggiunto al-Hasayna.
Il dirigente della resistenza ha esortato l’Autorità palestinese di Mahmoud Abbas a rilasciare tutti i detenuti politici e astenersi dal detenere alcuna affiliazione sulla politica palestinese. Le osservazioni della Jihad islamica giungono dopo che il presidente Mahmoud Abbas ha minacciato ieri di interrompere il coordinamento sulla sicurezza con Israele, se non riprenderanno i colloqui di pace.
La collaborazione tra l’Anp e Israele è storia vecchia, purtroppo da decenni il collaborazionismo di Ramallah è diventato tra i maggiori problemi per il popolo e la resistenza palestinese. Spesso, se non sempre, le forze militari dei due Enti lavoro fianco a fianco in operazioni contro i militanti palestinesi in Cisgiordania. La complicità coinvolge soprattutto l’establishment, basterebbe semplicemente evidenziare i privilegi – per non parlare della corruzione – di cui godono gli alti funzionari palestinesi, alla stregua dei loro “colleghi” israeliani.
Tutto ciò avviene mentre c’è un intero popolo che viene represso, massacrato e ridotto alla fame. E Israele ringrazia.