Stati Uniti, sempre più vittima delle sue armi
L’incidente è avvenuto l’altro ieri sera, quando l’uomo armato si è barricato in casa con degli ostaggi. Uno degli ostaggi è riuscito a sfuggire e dare l’allarme alla polizia. Le tre vittime sono state uccise prima dell’arrivo della polizia sul posto. Il braccio di ferro si è concluso questa mattina quando la polizia ha lanciato gas lacrimogeni in casa, nel tentativo di stanare l’assassino, morto subito dopo a causa di un conflitto a fuoco scoppiato con la polizia.
La città di Aurora è stata teatro di un’altra sparatoria nel luglio del 2012, quando un uomo armato ha ucciso dodici persone e ferito altre 58, all’interno di una sala cinematografica. Dopo il massacro di Sandy Hook nel mese di dicembre, in cui un uomo armato ha ucciso venti bambini e sei educatori, un sondaggio ha rilevato che la maggioranza degli americani vorrebbe leggi più severe sulle armi e il divieto di armi da fuoco ad alta capacità. Più di 100mila americani hanno firmato una petizione online alla Casa Bianca, denominata “We the People”, chiedendo all’amministrazione del presidente Barack Obama di avviare un nuovo dibattito nazionale sul possesso di armi.
Ma il caro presidente Obama come farà a spiegare al suo popolo, il peso specifico e l’influenza che l’industria delle armi ha sulla politica nazionale e internazionale americana? Gli Stati Uniti sono sempre più vittima delle proprie armi, muoiono gli innocenti per la mano di un folle armata dalla potente industria di armi americana; muoiono migliaia di civili in tutto il mondo, per mano di soldati armati dalla potente industria di armi americana; muoiono tanti e troppi innocenti in questo mondo, tutti vittime della stessa sporca mano armata. Alla fine, la morte di innocenti è il solo prezzo da pagare.