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Starlink nuova minaccia per il Libano?

Il Libano ha recentemente concesso una licenza per gestire Starlink Lebanon S.A.L. per fornire servizi Internet via satellite su tutto il territorio libanese, sulla base del parere della Commissione Legislativa e Consultiva n. 572/2025 del 10 luglio 2025. All’epoca, il governo libanese aveva celebrato la firma di questa partnership, considerandola un risultato importante per il Libano. Tuttavia, il governo non si è reso conto che stava concedendo una licenza a un’azienda in possesso di tecnologie avanzate al di fuori del tradizionale controllo delle infrastrutture locali. Ciò pone numerosi rischi per la sicurezza che potrebbero minacciare il Libano, soprattutto alla luce delle ripetute violazioni dello spazio aereo da parte dei droni israeliani.

Che cos’è Starlink?

Starlink è un servizio internet satellitare noto per la sua velocità, gestito da una sussidiaria della società SpaceX di Elon Musk. La tecnologia rende possibile l’accesso a internet anche nelle aree rurali isolate. Tuttavia, ci sono molti punti interrogativi sul fondatore o proprietario dell’azienda, riguardo a una possibile connessione che potrebbe far trapelare informazioni o indirizzarle a terzi, come Israele. Dato che è di proprietà globale, ciò solleva sospetti perché i dati in possesso di queste aziende non verrebbero certamente nascosti a Israele, soprattutto considerando l’esistenza di numerosi accordi che consentono il libero trasferimento e scambio di informazioni.

Dati nel vento

L’apertura del mercato delle telecomunicazioni a una rete satellitare con infrastrutture, server e strumenti di sorveglianza al di fuori del controllo del governo locale aumenta il rischio. I dati trasmessi attraverso queste reti, come la posizione degli utenti, gli schemi di movimento e le comunicazioni da strutture vitali, possono essere raccolti o analizzati a fini di intelligence. Nel caso libanese, dove i droni che raccolgono informazioni sulla Resistenza non lasciano mai lo spazio aereo, qualsiasi sistema che faciliti l’accesso alle comunicazioni o ai dati sulla posizione costituisce un supporto di intelligence per la parte in grado di accedere a tali dati o di analizzarli. Anche se la tecnologia è superiore, la superiorità non protegge dallo sfruttamento in assenza di una rigorosa supervisione nazionale e di garanzie legali per la protezione dei dati.

Starlink: sospetti e avvertimenti degli esperti

Diversi esperti di sicurezza e tecnici hanno avvertito che il servizio, nonostante la sua efficienza, è vulnerabile a interruzioni o abusi. Le preoccupazioni spaziano dalla capacità di penetrazione della rete, all’accesso di terze parti ai registri di utilizzo e persino alla possibilità che il dispositivo stesso venga sfruttato per contrabbandare dispositivi o monitorare siti sensibili. Queste preoccupazioni non pregiudicano il potenziale beneficio per lo sviluppo, ma lo pongono in contrasto con una responsabilità sovrana: accetteremo che infrastrutture vitali siano rese disponibili tramite un fornitore esterno le cui politiche o pressioni potrebbero eccedere gli interessi dello Stato libanese?

La Commissione libanese per l’informazione e le telecomunicazioni ha inoltre raccomandato di sospendere temporaneamente il progetto fino al completamento di uno studio di fattibilità completo, alla definizione del quadro giuridico e normativo, alla conferma delle garanzie di protezione dei dati e dei diritti dei cittadini e alla scelta di Starlink come fornitore di riserva, non come fornitore principale. Si tratta di una raccomandazione logica: in un Paese che soffre di squilibri in termini di sicurezza e sovranità, la priorità è la protezione rispetto all’espansione digitale. Adottare il servizio come opzione di riserva consente di ottenere vantaggi tecnici senza dover scommettere su un’infrastruttura incontrollata.

Lo Stato non ha sospeso temporaneamente le operazioni

Nonostante gli avvertimenti ufficiali e tecnici, lo Stato non ha sospeso temporaneamente le operazioni in attesa di una verifica completa, ma ha continuato a implementare l’accordo con la società. Tuttavia, se lo Stato non può impedire ai droni israeliani di sorvolare il suo spazio aereo, è almeno obbligato a non facilitare la raccolta di informazioni da parte di soggetti esterni che danneggerebbero tutti i cittadini libanesi. La mancata adozione di adeguate misure preventive potrebbe essere considerata un contributo indiretto alla messa a disposizione di informazioni utili al nemico.

È fondamentale che il governo libanese adotti un quadro normativo rigoroso per i servizi satellitari e di telecomunicazione prima di consentire loro un accesso illimitato ai dati dei cittadini e alle infrastrutture critiche. La regolamentazione deve includere chiari requisiti di licenza, come la limitazione dei punti di accesso all’interno del Paese, requisiti di archiviazione o registrazione locale, meccanismi periodici di audit e revisione, tutele legali per la privacy degli utenti e requisiti di trasparenza per la società proprietaria in merito alle politiche di condivisione dei dati con terze parti.

Libano: Starlink potrebbe fornire informazioni ai droni israeliani

Devono inoltre essere stabiliti controlli operativi, come registri di accesso dettagliati, limiti all’ambito di raccolta dei dati, procedure di risposta alle emergenze e misure sovrane che garantiscano il diritto dello Stato di intervenire o interrompere il servizio in caso di minaccia imminente alla sicurezza nazionale. Il rischio che Starlink fornisca informazioni ai droni è legato alle caratteristiche della rete, che facilitano il trasferimento di grandi quantità di dati in tempi record. Queste caratteristiche potrebbero essere sfruttate per trasmettere immagini, mappe o trasmissioni in diretta. Pertanto, i fornitori devono essere tenuti ad attuare misure tecniche e legali per impedire qualsiasi utilizzo della tecnologia a fini di intelligence contro la sovranità del Paese, con partnership efficaci tra agenzie di comunicazione e di sicurezza per valutare i rischi e colmare eventuali lacune che potrebbero contribuire alla trasformazione dei vantaggi della tecnologia in uno strumento di intelligence contro i libanesi.

di Redazione

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