Asse della Resistenza

Soleimani più potente da Martire

Qassem Soleimani non ha bisogno di presentazioni. Era il nemico numero uno dei terroristi, sia attori non statali come i takfiri, sia attori statali come gli Stati Uniti e Israele.

Sebbene assassinato nel modo più codardo dagli americani su ordine del farabutto Donald Trump, continua a esercitare un’influenza crescente sull’Asse della Resistenza. Ciò sconvolge Stati Uniti e Israele che pensavano che uccidendo il generale, avrebbero rimosso il più grande ostacolo ai loro disegni diabolici.

Sono stati smentiti completamente poiché il martire Soleimani oggi incombe ancora di più, ispirando non solo gli iraniani, ma anche gli iracheni, i siriani, i libanesi, gli yemeniti, i bahreiniti e tutte le altre nazioni oppresse amanti della libertà determinate a cacciare i terroristi del CENTCOM dalla regione.

In effetti, oggi il martire Soleimani è più potente del generale Soleimani, che aveva abilmente guidato gli iracheni e i siriani nel scacciare i terroristi Daesh sostenuti dagli Stati Uniti e salvare così le loro terre dal diventare un grande “Takfiristan”.

Da sincero studente della scuola del Saggio Imam Ruhollah Khomeini, era cresciuto sui fronti della “guerra degli otto anni” (Iran-Iraq) che gli Stati Uniti avevano imposto all’Iran negli anni ’80 attraverso il suo agente Saddam.

Soleimani, astuto diplomatico e brillante stratega militare

Ben presto si è evoluto in un astuto diplomatico durante i negoziati e un brillante stratega militare sui campi di battaglia che attraverso il suo coraggio personale in prima linea, ha plasmato le unità libanesi, siriani, iracheni, palestinesi, yemeniti e di altri Paesi in forze formidabili che stanno sbaragliando i terroristi e i loro mentori.

Questo era il motivo per cui le vili forze statunitensi lo temevano, i terroristi takfiri erano terrorizzati da lui, i sionisti erano frustrati dal loro complotto per smembrare la Siria e i ricchi e sporchi regimi arabi reazionari lo odiavano per le centinaia di miliardi di dollari di perdite che avevano subito.

Come comandante della Forza Quds della Guardia della Rivoluzione Islamica, il suo caro obiettivo era la liberazione della santa Gerusalemme e di tutta la Palestina. Obiettivo che sarà sicuramente raggiunto grazie al suo nobile esempio e all’Asse della Resistenza che lui stesso ha forgiato.

di Yahya Sorbello

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