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Smotrich, l’ideologo della distruzione della Palestina

Nella Striscia di Gaza si continua a morire tra il silenzio complice dell’Occidente. Lo Stato sionista continua a bombardare, senza tregua, senza umanità. A tal proposito, fanno discutere le dichiarazioni di Bezalel Smotrich, il ministro delle Finanze israeliano, il braccio destro del premier, l’ideologo dell’annessione dei territori occupati, colui che ha nominato i coloni più estremisti ai vertici dell’amministrazione civile che governa le zone che non sono controllare dall’Anp. “La missione della mia vita è impedire la creazione dello Stato palestinese”, questo e tanto altro ha dichiarato il falco di Tel Aviv.

Leader del partito di estrema destra ‘’Sionismo Religioso”, dal 2022 diventa esponente di spicco del governo e uno dei pilastri che sta garantendo la sopravvivenza politica di Benjamin Netanyahu. 44enne, sostenitore del ‘’Grande Israele’’, si definisce “orgogliosamente omofobo”.

Smotrich: “La Palestina non esiste”

È quello che ha dichiarato qualche giorno fa: “I palestinesi sono un’invenzione”, ma non solo, “fermare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza fino al ritorno degli osteggi sarebbe una cosa giustificata e morale, pazienza se ci dovessero essere due milioni di morti tra i civili”.

Da quando è diventato ministro della Finanze e responsabile della difesa, ha dato attuazione a molte delle sue “idee” e nell’ultimo anno e mezzo, con il governo, ha legalizzato avamposti precedentemente illegali, ha reso più difficile per i palestinesi costruire case ed ha autorizzato la costruzione di nuove case negli insediamenti dei territori occupati. Territori considerati illegali dal diritto internazionale che, a parte prendere atto, non pare funzionare molto.

Occupazione illegale

Il 19 luglio scorso, la Corte internazionale di giustizia ha ordinato a Israele di porre fine “prima possibile” alla sua occupazione dei Territori palestinesi e di risarcire pienamente “tutte le persone fisiche o giuridiche interessate per i danni da essa cagionati”.

Un parere storico, anche se non vincolante, in cui i giudici hanno riconosciuto che l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi viola il diritto internazionale. La Corte, in risposta a una richiesta dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha dichiarato che gli altri Stati sono tenuti a non assistere Israele nel mantenimento dell’occupazione dei Territori. Prima del parere della Corte, Smotrich aveva chiesto pubblicamente di annettere la Cisgiordania se, come poi avvenuto, fossero stati dichiarati illegali gli insediamenti”.

“Nessuno sposterà il popolo di Israele dalla sua terra”, aveva dichiarato Smotrich, assicurando che avrebbe continuato a “ostacolare la creazione di uno Stato palestinese attraverso massicce costruzioni, la regolamentazione degli insediamenti, la costruzione di strade e altre misure. Stiamo lavorando per rimuovere la minaccia dello Stato palestinese e fermare la conquista araba delle aree aperte”.

di Sebastiano Lo Monaco

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