La Siria è attualmente nelle mani del gruppo terroristico Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un gruppo autoritario accusato di tortura, prigionia arbitraria e rigide leggi religiose.
Inizialmente imponendo divieti su musica, narghilè, alcol e codici di abbigliamento più rigidi, il governo autoritario di Hts ha scatenato proteste in varie parti della Siria.
Le proteste nella città di Idlib hanno evidenziato la repressione di Hts, la tassazione eccessiva e le misure repressive per la sicurezza, tra cui incursioni nelle case e molestie da parte della polizia morale. I dimostranti sono stati spesso accolti con violenza, sebbene il leader di Hts, Abu Mohammad al-Jolani, lo neghi, sostenendo che le lamentele sono state affrontate.
Hts tenta di presentarsi come un’autorità di governo invece che come un regime terroristico. Ha migliorato i lavori pubblici, asfaltato le strade, fornito acqua corrente ed elettricità (fornite dalla Turchia) e ricostruito infrastrutture danneggiate dalla guerra.
Hts cerca legittimità internazionale continuando a reprimere il dissenso. Il gruppo rimane un’organizzazione terroristica agli occhi delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti, nonostante le sue affermazioni di pragmatismo ed “evoluzione”.
Intanto, nel Paese non si contano massacri ed esecuzioni sommarie di civili e soldati dell’esercito siriano. Ancora una volta, il dissenso viene spazzato via con fiumi di sangue. Israele, Usa, Turchia, Qatar e Arabia Saudita ringraziano.
di Redazione
