Siria: Usa formano nuova armata curda
I curdi in Siria hanno formato un nuovo corpo militare denominato “Esercito della Siria del Nord” che comprende le Forze Democratiche Siriane (Sdf), le Unità di protezione del popolo (Ypg) e altri gruppi con lo scopo di proteggere le regioni controllate dai curdi nel Paese.
Il comandante dell’esercito della Siria del Nord, Siaband Volat, ha avvertito mercoledì che le sue forze affronteranno qualsiasi attacco contro le regioni controllate dai curdi. L’esercito della Siria del Nord proteggerà le regioni di Hasaka, Koubani, Tal Abyadh, Manbij, Afrin, Raqqa e Northern Deir Ezzur, e ha già reclutato 100mila miliziani. Volat ha sottolineato che le forze della coalizione guidate dagli Stati Uniti addestrano e sostengono tecnicamente l’esercito della Siria settentrionale e forniscono loro armi. La formazione del nuovo corpo militare dei curdi sarà condotta nelle basi di al-Jazeera, Koubani, Afrin, Manbij e al-Tabaqah.
Le osservazioni del comandante curdo arrivano dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha approvato la fornitura di armi del valore di 393 milioni di dollari ai suoi partner in Siria, nonostante le preoccupazioni di Ankara per il continuo rifornimento di armi pesanti e veicoli corazzati verso la propaggine siriana del Pkk-Ypg.
Il presidente siriano Bashar al-Assad ha dichiarato a metà dicembre che tutti i militanti curdi armati appoggiati dagli Stati Uniti sono “traditori” della nazione siriana, aumentando la retorica in particolare contro le Ypg, che sono principalmente attive nelle aree nord-orientali del Paese arabo ricevendo vitale sostanzioso supporto aereo e di armamenti da parte di Washington. “Quando parliamo di quelli definiti curdi, in realtà non sono solo curdi. Tutti quelli che lavorano per un Paese straniero, soprattutto quelli sotto il comando americano… sono traditori a prescindere dai loro nomi”, ha aggiunto Assad.
Le truppe dell’esercito siriano si stanno preparando per attaccare le Sdf di maggioranza curda a Deir Ezzur per riconquistare i giacimenti di petrolio e gas sotto il loro controllo, dopo che il presidente al-Assad ha condannato il tradimento dei curdi verso il Paese e la loro stretta collaborazione con gli invasori americani.
L’agenzia al-Hadath in lingua araba ha citato i giornali russi che affermano che il servizio di intelligence siriano ha assicurato che i curdi e gli ufficiali statunitensi hanno svolto un ruolo chiave nell’evacuazione del capo dell’Isil, Abu Bakr al-Baghdadi e di sette dei suoi stretti collaboratori, dal suo nascondiglio Iraq presso una base gestita dagli Stati Uniti a Ra’as al-Ein e poi a Rmeilan nella provincia di Hasaka, nel nord-est della Siria.
Al-Hadath ha inoltre affermato che i militanti curdi si ritireranno dalla Siria orientale nel nuovo anno, aggiungendo che le unità di élite dell’esercito siriano sono ora pronte a prendere il controllo dei giacimenti di petrolio e gas sulla sponda orientale del fiume Eufrate che i curdi occupato con sostegno degli Stati Uniti. Il piano dell’esercito siriano utilizzerà una strategia di assalto simile all’operazione di liberazione di Kirkuk delle truppe irachene. Il comando dell’esercito siriano prevede di dare l’ultimatum ai curdi per consegnare il controllo dei giacimenti di petrolio e gas alle truppe governative prima di intraprendere l’attacco.
di Giovanni Sorbello