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Siria. Una complice comunità internazionale chiude gli occhi sui crimini dei “ribelli”

di Giovanni Sorbello

Nel corso delle operazioni di bonifica del territorio portate avanti dall’esercito siriano in varie parti del Paese, è stata rinvenuta una fossa comune con centinaia di corpi in decomposizione e carbonizzati, a nord della provincia di Latakia. L’Osservatorio Indipendente siriano ha riferito che tra i cadaveri c’erano anche decine di corpi di donne e bambini. Molti corpi non sono stati identificati perchè del tutto carbonizzati.

Queste esecuzioni sono opera dei famigerati “ribelli” del Fronte al Nusra che negli ultimi giorni si sono infiltrati in diversi villaggi della periferia di Latakia, ed hanno compiuto queste orrende stragi contro civili inermi, colpevoli di essere fedeli al legittimo governo di Assad. Alcuni abitanti di questi villaggi hanno affermato che i gruppi terroristici hanno ucciso intere famiglie, comprese donne e bambini. Queste vili operazioni sono state compiute poco prima dell’ingresso dell’esercito siriano all’interno dei villaggi, con la conseguente fuga dei miliziani armati che si sono lasciati dietro una spaventosa scia di sangue. 

I corpi sono stati trasferiti presso l’ospedale militare, l’ospedale nazionale e gli ospedali privati del governatorato di Latakia. Le squadre della Mezzaluna Rossa, e i servizi medici militari hanno raccolto i corpi per esaminarli, effettuare l’autopsia e quindi emettere il rapporto finale sulla causa dell’omicidio. La maggior parte dei corpi risultano brutalmente mutilati, a conferma della crudeltà che ha spinto questi terroristi a massacrare donne bambini.

Proprio in questi giorni si torna a parlare dell’uso di armi chimiche da parte dell’esercito siriano. Queste accuse sono accampate sul nulla, senza poter contare su nessuna prova e con l’unica volontà di screditare il governo e l’esercito siriano agli occhi di una sempre più complice e colpevole comunità internazionale. E’ triste notare la sensibilità di enti come le Nazioni Unite, sentenziare condanne contro i “nemici” di turno per poi chiudere vergognosamente gli occhi davanti a reali eccidi di innocenti che non meritano l’attenzione dovuta, perchè morti dalla parte sbagliata.

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