Siria. Una agente segreto turco leader di un gruppo armato
Non si erano mai viste tante nazioni coinvolte in un conflitto interno, così come in Siria, dove ogni giorno che passa si scoprono nuovi inquietanti intrecci internazionali. L’ultimo episodio riguarda l’arresto da parte dell’esercito siriano ad Aleppo di Khaled Hayani, un leader del gruppo terroristico ‘Lava Shohada Badr’. Hayani è rimasto ferito durante il suo arresto.
Fonti dell’intelligence in Siria hanno riferito che Hayani è un agente dei servizi segreti turchi, che oltre ad essere a capo di un gruppo armato, ha rubato anche attrezzature e dispositivi da diversi impianti di Aleppo e li ha contrabbandati in Turchia.
Il terrorista arrestato è anche responsabile del lancio di colpi di mortaio su al-Ashrafiya, al-Soriyan, Sheyhan e al-Sabil. Una fonte informata ha riferito all’agenzia Fna che le confessioni di Hayani andranno in onda sulla televisione siriana nei prossimi giorni.
Il quotidiano statunitense, Washington Post, ha riportato lo scorso mese che i “ribelli” siriani hanno ricevuto nelle ultime settimane grossi quantitativi di armi sofisticate, fornite dai Paesi del Golfo Persico con il coordinamento degli Stati Uniti.
Il giornale, citando attivisti dell’opposizione e funzionari statunitensi, ha riferito che funzionari dell’amministrazione Obama hanno sottolineato che sono stati ampliati i contatti con le forze militari dell’opposizione, per fornire loro infrastrutture di comando e controllo.
Secondo il rapporto, il materiale viene accumulato a Damasco, ad Idlib vicino al confine turco e a Zabadani sul confine libanese.
Attivisti dell’opposizione hanno riferito alcuni mesi fa che i “ribelli” erano a corto di munizioni, ma il flusso di armi è aumentato notevolmente dopo la decisione di Arabia Saudita, Qatar e altri Stati del Golfo Persico di fornire milioni di dollari di finanziamenti ogni mese.