Siria, Ue invita Hts dopo i massacri di civili

Ormai ci siamo passivamente abituati a vedere le atrocità come normale routine quotidiana, facile da digerire e ignorare. Ciò che è accaduto in Siria nelle ultime settimane è qualcosa di terrificante, con massacri indiscriminati di civili indifesi, un po’ sulla falsa riga di ciò che è accaduto a Gaza e in Libano. Il tutto, “infiocchettato” dalle costose campagne mediatiche internazionali che puntualmente presentano i carnefici come vittime.
Questi massacri, sempre più rassomiglianti a una pulizia etnica, godono della complicità e del coinvolgimento diretto di buona parte dell’Occidente e dei suoi alleati. A conferma di ciò, la Commissione europea ha invitato l’amministrazione siriana di Hay’at Tahrir al-Sham (Hts) a una conferenza ufficiale a Bruxelles, dopo il massacro di migliaia di alawiti nell’ovest della Siria. Come dire, un modo elegante per ringraziare questi “macellai” per la loro dedizione alla pace e all’unità del popolo siriano. Vergogna!
Ue “premia” i macellai di Hts
Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea, ha rivelato in una conferenza stampa che “è stato inviato un invito” al ministro degli Esteri di Hts, Asaad al-Shaibani, per partecipare alla conferenza dei donatori per i nuovi governanti della Siria il 17 marzo.
Intitolata “Al fianco della Siria: soddisfare le esigenze per una transizione di successo”, la conferenza dei donatori, che l’Ue organizza ogni anno dal 2017, sarà la prima tenutasi dopo la cacciata del governo Assad a dicembre. Hipper ha affermato che la conferenza rappresenta un’“occasione molto importante” per confrontarsi con i nuovi governanti siriani.
Nelle ultime settimane, le forze guidate da Hts hanno perpetrato decine di massacri contro le minoranze, in particolare gli alawiti, nella regione costiera nord-occidentale del Paese. Secondo il cosiddetto Osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr), finora sono state uccise più di 1.600 persone, la maggior parte delle quali civili, nelle violenze nelle province di Tartus, Latakia, Hama e Homs. Secondo l’Sohr, solo il 10 marzo sono stati massacrati almeno 973 civili alawiti.
Ue: in Siria “I primi segnali sono buoni”
Martedì scorso, il capo della politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, non ha condannato i massacri, anzi, ha difeso le azioni dei mercenari di Hts. “È molto presto per dire se la Siria sta andando nella giusta direzione. I primi segnali sono buoni, ma non ci stiamo ancora precipitando in nessun tipo di accordo, se non abbiamo certezze”, ha dichiarato.
L’Unione Europea ha inoltre sospeso le sanzioni imposte alla Siria, compresi i settori dell’energia, dei trasporti e delle istituzioni finanziarie, essenziali per la stabilità finanziaria del Paese.
La violenza è aumentata in Siria sotto il regime di Hts, con centinaia di rapimenti ed esecuzioni extragiudiziali segnalati dalla caduta del governo di Assad, l’8 dicembre 2024. La maggior parte delle vittime rapite o uccise in Siria appartengono alla minoranza religiosa alawita, mentre nel Paese continuano gli atti di vendetta.
Hts aveva ripetutamente affermato che avrebbe rispettato i diritti di tutte le sette e religioni in Siria, ma la sua affermazione è stata clamorosamente smentita dopo il massacro dilagante di alawiti siriani da parte dei suoi quadri.
Inoltre, è interessante notare che il regime di Hts a Damasco non sta concentrando i suoi sforzi contro le forze di occupazione israeliane che si trovano a soli 20 chilometri dalla capitale. Questi criminali saranno anche stupidi, ma riconoscono il padrone.
di Redazione