Daesh continua a sollevare allarme internazionale

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha discusso giovedì il 21° rapporto biennale del Segretario Generale, avvertendo che Daesh rimane una minaccia significativa e in evoluzione in diverse regioni, tra cui Africa, Medio Oriente, Afghanistan, Europa e Asia centrale.
Il rapporto evidenzia Daesh-K come una delle principali sfide per la sicurezza. Le Nazioni Unite stimano che Daesh-K disponga di circa 2mila mercenari e continui a dare priorità agli attacchi contro le comunità sciite, le forze talebane e i cittadini stranieri. Nonostante le continue pressioni antiterrorismo, Daesh e i suoi affiliati hanno mantenuto le loro capacità operative, dimostrando resilienza e adattabilità.
Vladimir Voronkov, capo dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la lotta al terrorismo, ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza che Daesh sfrutta sempre più tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale per potenziare la propaganda e reclutare specialisti informatici. Il gruppo ha anche adattato i suoi messaggi ai contesti locali, in particolare in Africa, per massimizzare il reclutamento e l’influenza.
L’inviato del Pakistan alle Nazioni Unite, Asim Iftikhar, ha avvertito che il Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP), con quasi 6mila mercenari di stanza in Afghanistan, rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza nazionale del Pakistan. Ha sottolineato l’esistenza di rifugi sicuri vicino al confine tra Pakistan e Afghanistan e ha citato prove di cooperazione tra il TTP e altri gruppi militanti, tra cui l’Esercito di Liberazione del Belucistan, nel prendere di mira le infrastrutture e i civili del Pakistan.
Iran: mercenari Daesh trasferiti dalla Siria all’Afghanistan
A tal proposito, il Rappresentante Permanente dell’Iran, Amir Saeid Iravani, ha espresso profonda preoccupazione per le notizie secondo cui alcuni mercenari di Daesh si sarebbero trasferiti dalla Siria all’Afghanistan, descrivendo i trasferimenti come una minaccia diretta alla stabilità regionale.
Il Consiglio di Sicurezza ha anche ascoltato le richieste del Pakistan agli Stati Uniti di riacquistare le attrezzature militari lasciate in Afghanistan per evitare che cadano nelle mani degli insorti. Secondo The Economist, i funzionari pakistani temono che tali armi siano ampiamente disponibili sul mercato nero e possano essere utilizzate da gruppi terroristici nella regione.
Il rapporto delle Nazioni Unite ha inoltre rilevato che, nonostante gli sforzi antiterrorismo, gruppi legati ad Al-Qaeda continuano a operare in Afghanistan, con basi e campi di addestramento ampliati e supportati dai talebani. Il rapporto specifica che Al-Qaeda mantiene rifugi in almeno 14 province afghane, mentre Daesh-K continua a reclutare mercenari dall’Asia centrale e dal Caucaso settentrionale.
di Redazione