Siria, il ritorno della Blackwater
La controversa “Agenzia di sicurezza” Blackwater (oggi Academi) è tornata alla ribalta della cronaca dopo una dichiarazione del suo fondatore, il miliardario ed ex Seal (incursori) della Marina, Erik Prince, che ha affermato che gli Stati Uniti dovrebbero sostituire il contingente di duemila soldati in Siria, con i mercenari della Blackwater.
La dichiarazione di Prince su Fox Business arriva dopo l’annuncio a sorpresa del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di voler ritirare le truppe americane dalla Siria, temendo per la loro sicurezza di fronte alle minacce della Turchia. “Se non c’è una qualche robusta capacità di difendersi da un’invasione di terra da parte dei combattenti iraniani e dell’esercito siriano, i nostri alleati curdi saranno distrutti”, ha dichiarato giorni fa Prince a Fox Business.
Sempre in tema di ritiri, il mese scorso Trump ha promesso di ritirare in un prossimo futuro anche i settemila soldati americani di stanza in Afghanistan.
Cenni sulla Blackwater
La Blackwater, successivamente denominata Academi, è stata fondata nel 1997 da Erik Prince, un ex-Navy Seal erede di una ricca fortuna di famiglia. Attualmente ha la sua sede nella cittadina di Arlington nello Stato della Virginia. La Blackwater è una delle più grosse compagnie militari private americane che in passato ha lavorato in Iraq e Afghanistan insieme ai militari americani e collaborato anche con la Cia.
La famigerata agenzia di contractor si è resa protagonista di numerosi crimini, tra cui la sanguinosa sparatoria durante la scorta di un convoglio che il 16 settembre del 2007 stava evacuando funzionari americani dopo un attentato a Baghdad. A un incrocio trafficato gli agenti cominciarono a sparare senza ragione, in risposta a un presunto attacco mai avvenuto. I mercenari, armati di mitragliatrici pesanti e granate, aprirono indiscriminatamente il fuoco contro i passanti. Quel giorno vennero massacrati 17 civili, tra cui donne e bambini, e altri 20 rimasero feriti.
di Redazione