Siria – L’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana ha riferito che diversi prigionieri dell’Isis sono fuggiti da una prigione controllata dai curdi ad al-Hasakah.
I media siriani hanno riferito domenica che sette importanti membri del gruppo terroristico dell’Isis sono fuggiti da una prigione controllata dai curdi nella Siria nord-orientale. Secondo l’agenzia di stampa siriana ufficiale, la prigione si trova nella città di Al-Hul, alla periferia della provincia di al-Hasakah.
Giorni fa, l’agenzia stampa Arab News ha riferito che un’insurrezione su vasta scala era stata condotta da prigionieri dell’Isis nella prigione di Al-Sina, controllata dalle forze curde siriane sostenute dagli Usa (Sdf).
Si stima che oltre 10mila prigionieri dell’Isis siano detenuti nella prigione ad al-Hasakah. Circa il 20 percento di questi prigionieri sono membri stranieri dell’Isis, per lo più occidentali. La notizia della fuga dei prigionieri dell’Isis arriva mentre alcune fonti riportano che i combattenti dell’Isis sono stati trasferiti dalla Siria all’Iraq con l’aiuto delle forze statunitensi.
Nelle ultime settimane, alcune delle cellule più attive dell’Isis in Iraq hanno lanciato attacchi contro le truppe irachene in diverse province, uccidendo dozzine di soldati e civili iracheni.
Presenza militare Usa in Siria
Gli Stati Uniti stanno attuando un piano per mantenere truppe statunitensi in alcune zone della Siria nord-orientale, vicino ai giacimenti petroliferi. Il New York Times ha riportato che il presidente Donald Trump dovrebbe approvare un nuovo piano per mantenere alcune centinaia di militari statunitensi nella Siria orientale, al fine di aiutare gli alleati curdi a mantenere il controllo dei giacimenti petroliferi.
Il giornale ha citato un alto funzionario dell’amministrazione affermando che Trump sta proponendo un nuovo piano del Pentagono per mantenere un contingente di quasi 200 forze di operazioni speciali in alcune basi nella Siria orientale, alcune vicino al confine con l’Iraq.
di Redazione
