Siria, più della metà dei bambini privati dell’istruzione
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La maggioranza dei bambini in Siria sono stati privati dell’istruzione, ha riferito domenica scorsa l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Un terzo delle scuole sono in rovina o requisite dai terroristi sostenuti dall’Occidente. Le cifre sono in forte aumento rispetto alle stime precedenti quando l’Unicef ha dichiarato che un terzo dei bambini siriani non andava a scuola, ha riferito France 24.
“Dopo quasi dieci anni di guerra in Siria, più della metà dei bambini continua a essere privata dell’istruzione”, ha riferito in un comunicato l’Unicef, stimando che nel Paese ci siano oltre 2,4 milioni di bambini che non vanno a scuola.
“Questo numero è probabilmente aumentato nel 2020 a causa dell’impatto della pandemia Covid-19, che ha esacerbato l’interruzione dell’istruzione in Siria”, ha dichiarato Ted Chaiban, capo dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. “Il sistema educativo in Siria è sovraccarico, sottofinanziato, frammentato e incapace di fornire servizi sicuri, equi e sostenibili a milioni di bambini”, ha aggiunto.
L’aggressione militare contro la Siria ha avuto inizio nel 2011. I terroristi, in particolare quelli dei gruppi terroristici Daesh Takfiri, hanno sequestrato ampie parti del Paese, scatenando ondate di distruzione e uccisioni nelle aree sotto il loro controllo. Tuttavia, l’esercito siriano e i combattenti alleati sono riusciti a riprendere la maggior parte delle regioni controllate dai terroristi dopo aspri combattimenti.
Siria, tragedia senza fine
Finora centinaia di migliaia di siriani hanno perso la vita e circa la metà della popolazione siriana (20 milioni di abitanti) è stata costretta a lasciare le proprie case. Una scuola su tre all’interno della Siria non può più essere utilizzata perché è stata distrutta, danneggiata o utilizzata per scopi militari.
Le scuole che rimangono operative, riferisce l’Unicef, sono spesso sovraffollate e situate in “edifici con insufficienti servizi idrici e sanitari, elettricità, riscaldamento o ventilazione”. L’Unicef ha affermato di aver confermato 52 attacchi contro strutture scolastiche lo scorso anno, portando a quasi 700 il numero di violazioni confermate dall’Onu contro scuole e personale docente.
di Yahya Sorbello