Siria: Opcw non trova armi chimiche
Siria – La scorsa settimana, la missione per l’accertamento dei fatti dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) ha visitato un sito nel sobborgo di Douma a Damasco, per raccogliere campioni in connessione con il presunto attacco chimico del 7 aprile scorso.
A tale riguardo, il capo della Direzione operativa principale dello Stato maggiore russo, il generale Sergey Rudskoy, ha annunciato che l’Opcw ha confermato che non sono state trovate armi chimiche nel centro di ricerca di Barzeh a Damasco, nonostante le affermazioni dei funzionari statunitensi.
Rudskoy ha inoltre osservato che migliaia di persone potrebbero essere morte se ci fosse stata un’arma chimica sui siti che sono stati attaccati dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. “Subito dopo gli attacchi, molte persone hanno lavorato in queste strutture distrutte e semplici civili hanno visitato questi siti senza alcuna attrezzatura di protezione, ma nessuno di loro è rimasto avvelenato dagli agenti tossici”, ha aggiunto Rudskoy.
Il generale russo ha inoltre dichiarato che la logica degli attacchi sulle presunte strutture con agenti tossici in Siria rimane poco chiara, perché se gli agenti tossici fossero stati teoricamente immagazzinati lì, decine di migliaia di persone sarebbero morte dopo gli attacchi missilistici della coalizione americana.
di Redazione