Siria e le mire israeliane su Sweida

Siria – La città di Sweida, capoluogo della provincia, negli ultimi giorni è stata teatro di sanguinosi scontri tra milizie druse e militanti armati fedeli al governo di Damasco. Gli scontri, iniziati dopo il rapimento di un venditore druso, si sono trasformati in una battaglia tra drusi, tribù beduine ed esercito siriano, e l’intervento di Israele in questa questione interna siriana ha ulteriormente aggravato la situazione.
Sweida è particolarmente importante per la sua posizione strategica vicino ai confini con la Giordania e alle alture del Golan occupate. Gli israeliani hanno lavorato per anni per influenzare il sud della Siria e impedire l’insediamento di avversari come Hezbollah o forze allineate all’Iran attraverso il sostegno a gruppi locali, tra cui la minoranza drusa. In altre parole, Tel Aviv interviene nel sud per controllare tecnicamente l’intera area delle alture del Golan e Sweida per impedire l’ingresso di forze ostili e mantenere la Siria inoffensiva per Israele. Alcuni analisti sostengono addirittura che Israele stia sostenendo i combattenti drusi per creare una regione drusa autonoma. Questa regione può fungere da zona cuscinetto e garantire la sicurezza delle alture del Golan. Recenti commenti di Tariq al-Showfi, il comandante del Consiglio militare di Sweida, supportano questa teoria.
Israele vuole una Siria divisa e nel caos
A più di sei mesi dalla caduta del governo di al-Assad a Damasco, tra i gruppi ora più visibili nel panorama siriano in continua evoluzione c’è la setta religiosa dei drusi. I drusi emersero nel X secolo come ramo della setta ismailita e più della metà del quasi milione di drusi in tutto il mondo vive in Siria. Tuttavia, i drusi sono divisi su come affrontare i loro problemi nella nuova Siria. Molti drusi sostengono il dialogo con il governo, mentre altri desiderano un approccio più conflittuale.
In questo contesto, gli israeliani hanno colto l’opportunità di sfruttare le differenze interne tra i drusi, agendo per pescare nelle acque agitate causate dalla divisione drusa. In altre parole, Tel Aviv sta cercando di esacerbare le divisioni etnico-religiose in Siria fomentando i sentimenti etnici drusi e sostenendoli contro i militanti sunniti. Questa strategia potrebbe portare all’instabilità del governo del presidente siriano ad interim Ahmad al-Sharaa e creare opportunità per una più ampia influenza regionale israeliana.
di Redazione