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Israele corre in soccorso dei White Helmets

I membri della cosiddetta “Protezione civile siriana” appoggiata dall’Occidente, White Helmets, accusata di lavorare con i terroristi Takfiri e di mettere in scena falsi attacchi chimici in Siria, sarebbero stati evacuati in una base militare israeliana. L’esercito di Tel Aviv ha dichiarato oggi su Twitter che le forze militari israeliane hanno evacuato “membri di un’organizzazione civile siriana e le loro famiglie” su richiesta degli Stati Uniti e di “ulteriori Paesi europei”.

White HelmetsNon ha specificato il gruppo, ma il tabloid tedesco Bild ha riportato che circa 800 membri dei White Helmets sarebbero stati portati in Giordania attraverso Israele per essere reinsediati successivamente nel Regno Unito, in Canada e in Germania.

Enormi finanziamenti Usa per White Helmets

Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato lo scorso mese che l’amministrazione Trump ha accettato di fornire enormi finanziamenti alla famigerata Protezione civile siriana, White Helmets. Secondo un comunicato stampa del portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert, l’amministrazione Trump ha accettato di assegnare ai White Helmets 6,6 milioni di dollari per continuare il loro lavoro in Siria.

White Helmets manovalanza del Fronte Al-Nusra

E’ stato ormai dimostrato ampiamente che i Caschi Bianchi, i White Helmets, i cui video hanno certamente fatto spuntare qualche lacrima di commozione alle varie Ivanke, non sono altro che la Difesa civile del Fronte Al-Nusra in Siria, un costrutto completo di propaganda contro la Siria nella guerra sporca che dal 15 marzo del 2011 sta massacrando un popolo. Un progetto costruito in Gran Bretagna propagandato per facilitare l’intervento in Siria.

Una giornalista e attivista canadese, Eva Bartlett, che ha viaggiato in Siria più volte dall’inizio del conflitto, ha affermato che mentre i membri del gruppo “sostengono di salvare i civili nell’Est di Aleppo e Idlib, nella zona orientale di Aleppo nessuno ha sentito parlare di loro”. La Bartlett ha osservato durante un discorso alle Nazioni Unite lo scorso dicembre, che i loro filmati effettivamente presentano bambini che sono stati “riciclati” in diversi rapporti.

Quella dei Caschi Bianchi rappresenta uno di tanti esempi di distorsione della verità, sintomatico del “doppio standard” dell’Occidente, in cui eroi e cattivi vengono decisi sulla base delle narrazioni. Ma di questo e del doppio standard dell’Occidente in Medio Oriente abbiamo già scritto.

di Giovanni Sorbello

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