Siria, forze Usa saccheggiano altro petrolio
Siria – Domenica scorsa, le forze statunitensi hanno saccheggiato e contrabbandato altro petrolio nelle loro basi in territorio iracheno, prelevando un carico di circa 95 autocisterne piene di petrolio dai giacimenti di al-Jazeera.
L’esercito americano staziona da tempo le sue forze e le sue attrezzature nel nord-est della Siria e, secondo il Pentagono, lo spiegamento mira a evitare che i giacimenti petroliferi della zona cadano nelle mani dei terroristi di Daesh.
Damasco, tuttavia, sostiene che lo scopo del dispiegamento è quello di saccheggiare le risorse naturali del Paese. L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ammesso in diverse occasioni che le forze americane sono in Siria per la sua ricchezza petrolifera.
Diversi Paesi, tra cui Russia e Cina, hanno condannato le azioni degli Stati Uniti e hanno invitato Washington a fermare il continuo saccheggio delle risorse naturali del Paese devastato dalla guerra.
Domenica scorsa, il gruppo terroristico Daesh ha ucciso sei cittadini siriani nel deserto di al-Shula, nella regione meridionale di Dayr al-Zawr. Sei pastori sono stati uccisi e altri due sono rimasti feriti nell’attacco terroristico nella zona di al-Shula.
Mentre l’aggressione terroristica in Siria è entrata nel 13° anno, molti gruppi terroristici sostenuti dal fronte sionista-occidentale, compreso Daesh, sono stati sconfitti dai combattenti dell’Asse della Resistenza e dall’esercito siriano, ma i loro leader sionisti-occidentali cercano ancora di prolungare la crisi in Siria.
di Redazione