Siria dopo Assad
La Sira di Assad si conferma l’anello debole della coalizione legata all’Asse della Resistenza. Il supporto di Iran e delle fazioni della Resistenza non è bastato a rafforzare e “ripulire” il sistema siriano. Sulla Russia c’è poco da dire, il suo ruolo in Siria era di mera opportunità strategica.
La scorsa notte, dopo una veloce avanzata, i terroristi in Siria sono entrati a Damasco e hanno preso il controllo di centri critici, tra cui la Radio e Televisione siriana e l’aeroporto di Damasco.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa siriana SANA, il Centro di coordinamento russo ha annunciato che l’esercito siriano, con l’aiuto dell’aeronautica militare russa, ha ucciso 300 terroristi nelle ultime 24 ore. Il rapporto aggiunge che in questi attacchi congiunti di Russia e Siria sono stati distrutti anche 55 veicoli terroristici.
Diverse fonti di informazione occidentali, come Reuters e CNN, nonché alcuni media locali, affermano che un gruppo di terroristi è entrato a Damasco e sostengono che non vi è stato alcun conflitto specifico tra loro e l’esercito siriano. Alcune fonti locali affermano inoltre che l’aeroporto di Damasco è ormai fuori dal controllo delle forze governative.
Assad ha lasciato la Siria
Domenica mattina, i media arabi hanno dichiarato in un rapporto che Assad ha lasciato il Paese. Reuters ha anche affermato in un rapporto che il comando dell’esercito siriano ha comunicato agli ufficiali che il governo di Assad è finito.
Il 27 novembre, mercenari sostenuti dall’estero, guidati da Hayat Tahrir al-Shams (HTS), hanno lanciato un attacco a sorpresa su due fronti contro Aleppo e le campagne intorno a Idlib. Poco dopo hanno conquistato diverse città siriane, tra cui Hama, Homs, Dara’a, Suwayda e Damasco.
Il leader di HTS, Abu Mohammad al-Julani, ha invitato i militanti a lasciare indenni le istituzioni statali. “A tutte le forze militari nella città di Damasco, è severamente vietato avvicinarsi alle istituzioni pubbliche, che rimarranno sotto la supervisione dell’ex Primo Ministro fino alla loro consegna ufficiale, ed è inoltre vietato sparare proiettili in aria”, ha affermato in una dichiarazione rilasciata su Telegram.
In una dichiarazione separata, il gruppo militante HTS, che si è definito Consiglio nazionale di transizione siriano, ha annunciato il rovesciamento del governo di Assad. Ha inoltre promesso di “preservare l’unità e la sovranità del territorio siriano, proteggere tutti i cittadini e le loro proprietà, indipendentemente dalle loro affiliazioni e raggiungere una riconciliazione nazionale globale”.
La televisione di Stato siriana ha trasmesso una dichiarazione video di un gruppo di militanti in cui si afferma che il presidente Assad è stato rovesciato e tutti i prigionieri sono stati rilasciati. “Il trasferimento di potere avverrà in collaborazione con l’ONU”
Il capo della Coalizione nazionale siriana, Hadi al-Bahra, ha dichiarato: “La situazione è sicura e non c’è spazio per vendette o ritorsioni. Le istituzioni governative riprenderanno le operazioni entro due giorni e il trasferimento del potere avverrà in cooperazione con le Nazioni Unite”, ha dichiarato ad Al-Arabiya.
di Redazione