Siria, dichiarazione del Fronte della Resistenza Islamica

Fronte della Resistenza Islamica in Siria – Ulil Ba’s – “Nel nome di Allah, il Clemente, il Misericordioso”.
Siria – Il Fronte monitora attentamente gli sviluppi politici e le loro ripercussioni negative sulla società siriana, comprese le sofferenze causate da pratiche simili a quelle delle milizie – uccisioni, sfollamenti forzati, separazione delle amate comunità siriane dalla loro terra, violazioni della sicurezza e rapimenti dilaganti – il tutto perpetuato sotto l’autorità della tutela straniera e la legittimazione dell’occupazione.
Nel quarantesimo giorno di commemorazione dei martiri della costa siriana, giustiziati a sangue freddo in orribili massacri non diversi da quelli commessi dall’occupazione sionista contro il popolo palestinese, condanniamo fermamente queste atrocità.
Dalla completa sottomissione all’influenza turca, al palese abbandono della sovranità nazionale e alla sistematica distruzione del ricco e diversificato tessuto sociale siriano – un tempo modello di convivenza e apertura – questa autorità ha infranto le fondamenta dell’unità nazionale.
Chiedere sostegno straniero, allinearsi ai programmi americani e procedere verso una normalizzazione con Israele non prolungherà il potere di questa autorità né sosterrà la sua illusione di potere.
Regime in Siria colluso con Israele
Il vergognoso silenzio di fronte ai piani espansionistici sionisti in territorio siriano rivela una palese collusione con il nemico e un eccessivo coordinamento con il vecchio-nuovo progetto di “costruire un nuovo Medio Oriente” attraverso la Siria.
Il Fronte della Resistenza Islamica in Siria – Ulil Ba’s condanna i rapporti dell’autorità di fatto con il nemico e i continui crimini sionisti sul suolo siriano, per i quali stiamo preparando la nostra risposta.
Denunciamo inoltre la profanazione sionista della Moschea di Al-Aqsa e di Gerusalemme da parte di bande di coloni, sostenute dalla banda al potere a Tel Aviv, che persistono nei loro crimini contro la prima Qibla e il terzo luogo sacro dell’Islam, tentando di giudaizzare il cuore della causa palestinese.
Invitiamo la comunità internazionale, le organizzazioni globali e l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica a contrastare i complotti sionisti e i ripetuti crimini. Esortiamo tutte le persone libere del mondo a prendere una posizione di principio contro le atrocità nei nostri territori occupati, sia in Siria che in Palestina.
La nostra decisione rimane: Resistenza.
Ufficio Politico
17 aprile 2025
18 Shawwal 1446 AH