Siria, la cricca di al-Jolani si scava la fossa

Siria – Il regime criminale di al-Jolani, sostenuto da Stati Uniti e Israele, rinfrancato dal massacro di centinaia di musulmani alawiti nel governatorato di Latakia tra marzo e aprile scorsi, ha martirizzato un importante studioso religioso sciita a Homs. I terroristi takfiri, guidati dal sanguinario Ahmad al-Sharaa (al-Jolani), sono noti per i loro crimini contro l’umanità.
Negli otto mesi trascorsi dalla sua presa del potere, questo regime ha ripetuto i suoi agghiaccianti crimini contro civili siriani, sia musulmani che cristiani. Con la benedizione del malvagio presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il sostegno del “macellaio” di civili palestinesi, Benjamin Netanyahu, profana la sacralità delle chiese e delle moschee, uccidendo fedeli innocenti.
Negli ultimi giorni, questo regime si è reso protagonista dell’imperdonabile omicidio di Hojjat al-Islam Rasoul Shahhoud, un eminente predicatore e promotore della pace tra persone di diverse religioni.
Noto per il suo incrollabile coraggio e la sua difesa della giustizia, lo sceicco Shahoud era un simbolo di resilienza. I suoi insegnamenti, profondamente radicati nei valori dell’unità islamica, continuano a ispirare una nuova generazione di studenti e studiosi.
Nel corso degli anni, ha gestito diverse moschee, hussainiyya e centri culturali, offrendo educazione religiosa e guida morale a persone di tutte le età, dai bambini agli adulti. Il suo lavoro ha plasmato il fondamento spirituale e ideologico di molti seguaci nelle zone circostanti.
Siria consegnata a una banda di criminali
Questo assassinio conferma ulteriormente la natura ipocrita e antiislamica del regime di al-Jolani, che si atteggia a musulmano “puritano”, ma è peggio delle bestie. Il sangue innocente del martire Shahoud costerà caro ai suoi assassini. La Siria, un tempo orgogliosa nazione araba, è diventata serva dell’illegale entità sionista.
A conferma della sua ostilità verso l’Islam, all’inizio di questo mese, il regime ha limitato le cerimonie di lutto di Muharram presso il sacro santuario della nipote del profeta Maometto, Hazrat Zainab, vicino a Damasco, e ha impedito alle migliaia di pellegrini di visitarlo in occasione dell’Ashura (10 Muharram), l’anniversario del tragico martirio del nipote del Profeta, l’Imam Husayn. Le politiche filoamericane e filosioniste del regime di al-Jolani hanno già rimosso la maschera dell’Islam dal suo brutto volto, e ora l’uccisione di un eminente studioso religioso non potrà che accelerarne la caduta.
di Redazione