Siria: a cosa servono le “rivoluzioni”?

Siria – Le importazioni di petrolio siriano hanno subito notevoli cambiamenti da dicembre 2024, con la Russia che si è affermata come principale fornitore di petrolio greggio e prodotti petroliferi, sostituendo l’Iran come fonte principale.
Lo scorso mese, la Siria ha importato 61mila barili al giorno di petrolio greggio e 8mila barili al giorno di prodotti petroliferi, per un totale di 70mila barili al giorno. Questo ha segnato un aumento significativo rispetto ai mesi precedenti, dopo un periodo di interruzione delle importazioni. Il Paese ha ripreso a importare prodotti petroliferi a febbraio 2025, con importazioni giornaliere in aumento da 14mila barili a febbraio a 33mila barili a marzo.
Il cambiamento nelle fonti di approvvigionamento petrolifero della Siria è evidente anche nella settimana conclusasi il 5 maggio 2025, quando la Siria ha importato 146mila barili al giorno di prodotti petroliferi, a seguito di recenti gare d’appalto.
Queste importazioni provenivano da Russia, Georgia, Grecia e Turchia, mentre in questo periodo non si sono registrate spedizioni di petrolio dall’Iran. Questo cambiamento nelle importazioni di energia della Siria evidenzia la crescente dipendenza del Paese dalla Russia e dai fornitori regionali, in netto contrasto con l’anno precedente, dominato esclusivamente dalle importazioni di petrolio greggio.
Tutto ciò non può sorprenderci, sappiamo bene che Golpe, tradimenti e false “rivoluzioni” servono soprattutto a questo.
di Redazione