Siria, civili attaccano postazioni Sdf
Stanchi di abusi, violenze e saccheggi, i civili siriani delle regioni settentrionali si stanno ribellando contro l’aggressione delle milizie curde filo-Usa. Le tensioni sono aumentate nelle regioni occupate dalle Forze democratiche siriane (Sdf) nella Siria nord-orientale, riferiscono fonti locali, aggiungendo che i residenti di Raqqa hanno attaccato un checkpoint e si sono scontrati con i miliziani curdi.
Le fonti riferiscono che i civili hanno attaccato il posto di blocco in via al-Qatar nella città di Raqqa, dopo che due persone sono state uccise dal fuoco delle Forze curde. Le tensioni tra le due parti sono notevolmente aumentate quando le forze curde hanno sparato contro le persone per disperderle, ferendone almeno cinque. I media locali hanno riferito che sconosciuti hanno attaccato con granate un veicolo di pattugliamento delle Sdf nel distretto di al-Saqiyeh della città di Raqqa, aggiungendo che due militanti sono rimasti feriti nell’agguato.
Negli ultimi giorni le Forze democratiche hanno avviato operazioni di reclutamento forzato di giovani in diverse parti di Raqqa, tra cui Tal Abyadh e Mazra’at al-Rashid. Secondo quanto riferito dai media, in ottobre decine di famiglie erano fuggite dai campi profughi gestiti dalle Sdf nella zona di Raqqa e diretti verso le province di Aleppo e Idlib.
Anche il quotidiano al-Watan, di proprietà statale, ha confermato che oltre 40 famiglie, insediate nei campi profughi ad ovest della città di Raqqa, sotto il controllo delle Forze democratiche siriane, sono partite per le province di Aleppo e Idlib. Ha inoltre affermato che la fuga dei profughi è dovuta alla repressione e agli abusi delle Sdf sui residenti dei campi per costringerli a unirsi alle Forze curde. Altre fonti hanno riferito che i residenti nelle regioni detenute dalle Sdf stanno vivendo nella paura, mentre nella regione sono in costante aumento le rapine nei centri commerciali e nelle unità residenziali.
di Redazione