Siria – I residenti palestinesi del campo profughi di Yarmouk a sud della capitale siriana, Damasco, stanno affrontando grandi difficoltà nel garantire il fabbisogno alimentare di base, tra cui pane, acqua pulita e carburante per il riscaldamento e per cucinare.
Secondo il Gruppo d’azione per i palestinesi siriani, i residenti di Yarmouk hanno fatto appello a tutte le parti interessate affinché forniscano loro pane e acqua perché non ci sono mezzi di trasporto per lasciare il campo per acquistare i loro bisogni di base.
I residenti hanno anche espresso timori di lasciare il campo durante la pandemia di coronavirus. I profughi palestinesi hanno invitato l’Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente), le istituzioni e le fazioni palestinesi a prendersi cura di loro, fornire loro medicine e servizi sanitari e sociali, aprire centri medici e disinfettanti spray in tutto il campo. Ci sono dozzine di famiglie con bambini che vivono ancora in diversi quartieri del campo distrutto di Yarmouk.
Durante la guerra siriana, il campo di Yarmouk è diventato teatro di intensi combattimenti nel 2012 tra i cosiddetti “ribelli” siriani e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Comando Generale, alleato delle forze governative siriane.
Durante gli anni successivi, il campo è stato attaccato e saccheggiato da diversi gruppi terroristici, causando fame, malattie e un alto tasso di mortalità costringendo la maggior parte dei residenti ad andarsene.
Sempre in Siria, il campo profughi palestinese di Dara’a, un’altra area palestinese devastata dalla guerra, manca di un centro medico e i suoi residenti non hanno accesso a servizi sanitari di alcun tipo. L’unico centro medico dell’Unrwa, che forniva servizi sanitari ai rifugiati di Dara’a, necessita di importanti riparazioni.
di Yahya Sorbello
