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Siria. Battaglia finale a Qusayr

di Giovanni Sorbello

Il conflitto siriano si concentra sempre di più lungo il confine libanese. L’esercito siriano ha conquistato ieri tre villaggi nella zona strategica di Qusayr nella provincia di Homs, tagliando le linee di rifornimento dei ribelli all’interno della città Qusayr.

“L’attacco contro i villaggi di Western Dumayna, Haidariyeh e Esh al-Warwar è iniziato ieri mattina”, ha dichiarato un ufficiale siriano all’agenzia Afp.

“Il combattimento è durato per tre ore fino a quando abbiamo istituito il controllo su questi villaggi, che sono considerati strategici perché si trovano sulla strada tra le città di Homs e Qusayr, e ci permetterà di bloccare i rifornimenti ai “ribelli” a Qusayr”, ha aggiunto l’ufficiale.

Il villaggio di Dumayna si trova a circa otto chilometri a nord della città in mano ai “ribelli” di Qusayr, che è stato al centro di aspre battaglie tra le bande armate “ribelli” e l’esercito siriano.

Una fonte militare ha dichiarato giorni fa che sono stati lanciati dei volantini per invitare i residenti ad abbandonare l’intera zona.

Il quotidiano Al-Watan, ha riferito che l’esercito siriano aveva fermato le operazioni militari nella zona, per permettere ai civili di lasciare i villaggi in tutta sicurezza.

L’area è stata una manna strategica per i “ribelli” che l’hanno utilizzata come base operativa e per bloccare la strada principale che da Damasco porta verso la costa, impedendo il movimento dell’esercito e  delle catene di rifornimenti. E’ anche importante per la sua vicinanza con il Libano, dove negli ultimi mesi i “ribelli” hanno continuato a lanciare razzi e colpi di mortaio contro la provincia libanese di Hermel, roccaforte sciita.

Da sottolineare che da circa un anno il confine libanese è stato pienamente coinvolto nel conflitto siriano, con attacchi giornalieri portati da miliziani salafiti affiliati con il “Libero esercito siriano”, contro i villaggi di frontiera abitati da sciiti libanesi. Questi attacchi hanno provocato decine di morti, costringendo gli abitanti ad organizzarsi in comitati di difesa.

 

 

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