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Palestina, la costa è inquinata da oltre due milioni di tonnellate di microplastiche

Le spiagge della Palestina occupata sono inquinate da oltre due milioni di tonnellate di microplastica, secondo un nuovo studio condotto dall’università TAU e dal Centro di ricerca sul Mar Mediterraneo del regime israeliano.

Esaminando campioni di sabbia della spiaggia in laboratorio, il team ha scoperto che le fonti di contaminazione da plastica nella costa occidentale della Palestina occupata includono imballaggi alimentari, prodotti in plastica monouso e reti da pesca.

Lo studio, pubblicato sul Marine Pollution Bulletin, ha anche rilevato che le spiagge più inquinate si trovano nelle città di Tel Aviv e Hadera, entrambe città situate vicino agli estuari dei torrenti. Le acque del torrente trasportano particelle di microplastica nel mare, intensificando così la contaminazione della spiaggia.

Secondo lo studio, la plastica di origine terrestre, come gli imballaggi per alimenti, è più dominante della plastica di origine marina, come le reti da pesca, indicando la necessità di una migliore regolamentazione dei rifiuti costieri.

Le condizioni ambientali scompongono lentamente questa plastica in particelle ancora più piccole, rendendola più difficile da rimuovere dall’ambiente e più pericolosa per l’ambiente e la salute umana. Le particelle di microplastica che vanno alla deriva nel mare vengono inghiottite dai pesci, ha osservato il team.

di Redazione

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