Attualità

Sigonella in prima linea, armi Usa per Israele

Era già successo all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, quando dalla base americana di Sigonella, a pochi chilometri da Catania, partivano aerei e droni che sorvolavano il territorio ucraino. La base di Sigonella è l’avamposto più importante per l’aviazione a stelle e strisce, infatti, da lì partivano gli aerei che andavano a bombardare la Libia.

Notte di Sigonella e sovranità italiana

È passata alla storia come “La notte di Sigonella”, uno dei pochi momenti in cui l’Italia mantenne la schiena dritta e disse di no al diktat americano. Successe tutto l’11 Ottobre del 1985 e si rischiò uno scontro armato tra Vam (Vigilanza Armata Militare), Carabinieri e la Delta Force, quando i caccia militari americani dirottarono sulla base di Sigonella il Boeing con a bordo i palestinesi che giorni prima avevano dirottato la nave Achille Lauro e ucciso un cittadino americano.

Solo a dirottamento iniziato, il governo italiano guidato da Bettino Craxi venne avvisato. Craxi, visto che la base si trovava in territorio italiano, voleva gestire la situazione. Una volta atterrato il boeing, 30 avieri e 20 carabinieri circondarono l’aereo, i militari italiani vennero a sua volta circondati dai militari della Delta Force che vennero circondati da un altro anello di carabinieri. Fu l’ultimo sospiro di sovranità della nostra “Italietta”, poi si tornò alla solita sudditanza.

Da Sigonella direzione Nevatim

Torniamo ai giorni nostri. Sono due i voli partiti da Sigonella in direzione Nevatim, un importante base israeliana nel deserto del Negev, vicino alla città di Beersheba. L’aereo è un C-17 Globemaster III dell’aviazione Usa, un aereo cargo che viene utilizzato per il trasporto di sistemi d’arma, munizioni ed equipaggiamento. Lo stesso aereo, qualche giorno prima, era andato da Tucson (Texas) a Ramstein (Germania) dove gli Stati Uniti hanno impiantato la loro base militare più grande d’Europa. La base israeliana, quella scelta per l’atterraggio, è in prima fila per i bombardamenti che stanno radendo al suolo Gaza City.

Italia ignara?

Pare che il governo italiano non sapesse niente di questi voli, a dirlo è il Ministero della Difesa; eppure Sigonella si trova in territorio italiano anche se è una base americana. In ogni caso, come accadde con il conflitto Russa-Ucraina, le attività nella base sono diventate frenetiche perché è sempre dalla stessa base che partono i supporti alle porta aeree che stazionano nel Mediterraneo. Ma di tutto questo asservimento teso a massacrare donne e bambini, il governo Meloni, come tutti i governi precedenti, ne va fiero.

di Sebastiano Lo Monaco

Tags
Mostra altro

Articoli correlati

Lascia un commento

Back to top button
Close
Close

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi