Acireale: scatta l’ipocrita solidarietà americana
Ad Acireale ieri, domenica 9 Novembre, sono venuti i Marines di Sigonella per dare una mano ai tanti cittadini acesi, tra cui il Sindaco Roberto Barbagallo, i quali si sono prodigati a ripulire la città dalle macerie lasciate dal tornado e dal nubifragio che purtroppo ha colpito Acireale nei giorni scorsi. Gesto apprezzabilissimo, quello dei Marines, se non fosse stato uno show fatto ad arte, magari per cercare di farci dimenticare la perdita di sovranità sul nostro territorio e i tanti danni arrecati alla Sicilia e ai Siciliani, in cambio di un’ora circa di lavoro anziché di una intera giornata o di più giorni, come sarebbe dovuto accadere qualora l’intento fosse stato davvero quello di venire a dare una mano concretamente.
Gli americani occupano il nostro territorio da quasi 70 anni con più di 120 basi in tutta Italia, molte delle quali sono situate in Sicilia, la quale è ormai diventata praticamente una colonia americana.
Ci hanno fatto il grande “regalo” del sistema di antenne N.R.T.F. e del Muos a Niscemi, distruggendo una Riserva naturale, la Sughereta, dichiarata Sic, facendo ammalare e morire di cancro e di leucemia buona parte della popolazione niscemese, e non solo, per il grave danno da inquinamento ambientale arrecato sulle persone e sul territorio dall’elevato elettromagnetismo, con un raggio di azione che si estende su quasi tutta la Sicilia.
Hanno inquinato una delle falde acquifere da cui la città di Niscemi si approvvigiona e che si trova a due passi dalla base Usa, disperdendo nel suolo e nel sottosuolo grandi quantità di sostanze inquinanti, quali idrocarburi pesanti in quantità che va ben oltre i limiti di legge, motivo per cui un comunicato ufficiale della base di Sigonella nel 2012 vietava al personale militare che presta servizio a Niscemi di bere l’acqua dai rubinetti per la presenza di inaccettabili livelli di bromato, classificato dall’organizzazione mondiale della sanità come possibile cancerogeno per l’uomo, ma non informava, invece, la cittadinanza niscemese che ha continuato a bere quell’acqua, ammalandosi di cancro in una percentuale altissima nella popolazione.
Adesso vengono pure a prenderci in giro ad Acireale con la sceneggiata di un’ora di lavoro, offendendo la nostra intelligenza??? Vorremmo, però, fare una distinzione tra i singoli Marines, semplici soldati che eseguono gli ordini, cui va dato il merito dell’aiuto comunque dato ad Acireale, seppur limitato (ma forse non dipendeva da loro…) e le decisioni dei governanti e comandanti militari statunitensi, che decidono le grandi strategie militari e gli scenari geopolitici.
Non siamo antiamericani per partito preso, ma non accettiamo la loro politica da grande potenza mondiale che tende a disseminare proprie basi ed “antenne” sensibili in tanti territori nel mondo per un disegno di egemonia politica ed economica, causando tutti i danni che sappiamo, senza la minima considerazione per la vita e la salute delle persone, e dei territori, su cui ricadono tali danni!
di Angioletta Massimino