Giustizia – In questo libro scoprirete una storia incredibile. Vera. Non ancora finita. Lui è Giuseppe Satta, giovane ingegnere sposato, con due bambini. Una vita familiare felice, senza problemi particolari. Il lavoro, la casa, la pizza, le vacanze, il pranzo dai suoceri e dai genitori, le feste, la passeggiata in via Pretoria. Un giorno, anzi una sera, all’improvviso tutto si rompe, senza un apparente motivo.
La vita di Giuseppe si capovolge, inspiegabilmente. L’uomo entra nel tunnel della disperazione, ma non perde la forza per reagire. Subirà umiliazioni, violenze psicologiche, ingiustizie, ma non mollerà.
A farne le spese sarà soprattutto suo figlio, due anni e mezzo, adesso nove. Ma è Giuseppe che vogliono colpire, piegare, annientare. Perché? E, innanzitutto, chi? Giuseppe ha pestato piedi importanti, ha messo in pericolo interessi inconfessabili, ha osato chiedere giustizia, ha violato l’Olimpo? Qualcosa non quadra, anzi nulla. Sotto l’apparente vicenda di una separazione coniugale si nasconderebbe un intrigo inimmaginabile, dal ricamo quasi perfetto, ordito nel bosco dei poteri grandi e piccoli.
Hanno distrutto una famiglia, hanno rovinato due bambini, forse irrimediabilmente. Hanno tenuto al palo un uomo, costringendolo a difendersi da accuse infamanti, incarcerato nel paradosso dei processi giudiziari, sgretolato dall’angoscia di perdere il suo bambino per sempre. Intanto la sua famiglia l’hanno fatta a brandelli. Chi è il colpevole? Quale il movente?
Nel libro scritto dai giornalisti Giusi Cavallo e Michele Finizio troverete una vicenda giudiziaria complessa, con strani intrecci tra giudici, politici e assistenti sociali e diversi depistaggi che coinvolgono una famiglia della Basilicata. Nel piccolo ma interessante volume, solo i nomi sono dei protagonisti sono trasformati; quelli veri sono comunque inseriti in copie del libro depositate presso le Procure di Salerno, Catanzaro, Roma e Siena.
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