Asia

Si espandono i legami culturali tra Cina e Iran

di Cristina Amoroso

Una mostra di opere culturali iraniane ha preso l’avvio in Cina per presentare vari aspetti della millenaria cultura e della civiltà persiana. Un cerimonia tenutasi presso la Biblioteca Changning di Shanghai ha inaugurato, il 19 dicembre 2013, la mostra culturale che si è conclusa ieri per una settimana della cultura organizzata dall’ufficio iraniano dell’addetto culturale in Cina. Una serie di fotografie divulgative del Turismo iraniano dal titolo “Oggi in Iran”, opere  dell’artigianato iraniano, libri d’arte e cibo tradizionale hanno arricchito l’evento.

Il Ministro iraniano della Cultura e Guida Islamica Ali Jannati in un incontro con il Vice Ministro cinese della Cultura Dong Wi, aveva in precedenza chiesto l’espansione dei legami culturali tra Pechino e Teheran.
Jannati nel suo incontro, tenutosi nel giugno 2013, aveva ricordato le relazioni storiche tra l’Iran e la Cina, in particolare, il memorandum d’intesa del 1983 firmato tra i due Paesi, cui sono seguiti ben sei altri incontri.

In seguito, un ulteriore protocollo d’intesa firmato dai due ministri della cultura il 2 novembre 2013 ha permesso l’apertura di un centro culturale nella capitale di ciascun Paese, attraverso cui effettuare gli scambi culturali in modo da aiutare l’espansione dei legami culturali bilaterali.

In quell’occasione il ministro Jannati aveva riferito che una delle principali sfide per l’Iran, la Cina e i Paesi del Sud-Est asiatico riguarda  la penetrazione delle culture occidentali e americane che minaccia la loro indipendenza culturale.  Jannati aveva anche annunciato la disponibilità del suo Paese a cooperare con la Cina in settori scientifici ed accademici, aggiungendo che lo stabilire nei due Paesi dipartimenti di lingua farsi e di lingua cinese avrebbe aumentato ulteriormente le relazioni scientifiche ed accademiche.

Le comunanze culturali e politiche tra i due Paesi – aveva aggiunto Jannati – potrebbero promuovere la cooperazione fornendo i mezzi per contrastare l’egemonia dei media occidentali.

Al ministro iraniano, che aveva anche espresso l’interesse del suo Paese per stimolare il turismo e rendere iraniani e cinesi più familiari con il patrimonio culturale e le attrazioni turistiche dei due Paesi, il funzionario cinese aveva riferito che l’Iran gode di una cultura tra le più ricche del mondo e che i cinesi sono desiderosi di conoscere ulteriormente l’Iran e la sua cultura.

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