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Janta, la prima base di Hezbollah diventa museo

Bisogna addentrarsi nella catena montuosa orientale della Valle della Beka’a, per scorgere il villaggio di Janta. Un nome sconosciuto a molti, ma nelle pietre di questo villaggio un manipolo di giovani ha scritto la gloriosa storia di Hezbollah.

Janta è stato il primo campo di addestramento per i giovani combattenti di Hezbollah. In questo campo, le milizie iraniane dei Pasdaran iniziarono ad addrestare le prime unità della Resistenza Islamica libanese.

Organizzato nel 1982, questo campo è stato oggetto di centinaia di bombardamenti israeliani. Nonostante ciò, il regime israeliano non fu capace di distruggerlo, ma solo causare la morte di centinaia di giovani combattenti.

Nell’ambito delle celebrazioni per il 40esimo anniversario della fondazione di Hezbollah, il movimento ha organizzato venerdì scorso a Janta, la posa della prima pietra per quello che sarà il nuovo museo della Resistenza libanese. Infatti, dopo quello di Mleeta, a Janta sarà edificato il secondo museo della Resistenza.

In occasione delle celebrazioni è intervenuto in collegamento video il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah. Le migliaia di militanti presenti hanno accolto il loro capo al grido “Labbaik ya Nasrallah” (Siamo al tuo servizio Nasrallah). Un boato da brividi ha scosso l’intera vallata.

Il Leader della Resistenza ha iniziato il suo intervento ripercorrendo tutte le fasi iniziali che hanno portato alla fondazione del più grande e potente movimento di Resistenza al mondo. Un Nasrallah commosso parla dei primi uomini che hanno iniziato l’addestramento a Janta, addestrati dagli ufficiali iraniani dei Pasdaran arrivati in Libano per formare le prime unità di Hezbollah.

A Janta corrono i ricordi…

Corrono i ricordi e l’emozione aumenta, il segretario generale trattiene a stento le lacrime quando ricorda i tanti ragazzi che insieme a lui avevano iniziato questo eroico e nobile percorso, ma sfortunatamente sono morti sotto le bombe israeliane. Dal 1982 al 2006 (ultima guerra Hezbollah-Israele), il campo di Janta è stato bersaglio di centinaia di raid israeliani.

Nonostante ciò, questo incantevole villaggio resta ancora in piedi malgrado gli evidenti segni lasciati dall’odio sionista. Un enorme tributo di sangue che non è andato e non andrà mai disperso, ma sarà la forza che forgerà le future generazioni di combattenti.

Nella parte finale del suo intervento, Nasrallah parla dell’imponente progetto che trasformerà il villaggio di Janta nel secondo museo della Resistenza. Il Leader saluta e ringrazia tutta la gente che ha partecipato a questa celebrazione, un secondo boato scuote la valle. Mentre il sole inizia a fare capolino sulle montagne di Janta, migliaia di sostenitori di Hezbollah fanno ritorno a casa tra ricordi, emozioni e la certezza che quei sacrifici scalfiti su quelle pietre segneranno la vittoria contro Israele.

di Yahya Sorbello

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