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Seyyed Nasrallah: “Risponderemo all’assassinio di Quntar nel momento, nel luogo e nel modo che riterremo opportuno”

di Giovanni Sorbello

L’assassinio da parte di Israele dell’alto funzionario di Hezbollah in Siria, Samir Quntar, ha scatenato un’ondata di proteste e condanne in tutto il Medio Oriente.

Oltre 200 parlamentari iraniani hanno espresso una ferma condanna contro Tel Aviv per l’uccisione del dirigente del movimento di Resistenza libanese di Hezbollah.

In una dichiarazione presentata ieri, 212 membri del Parlamento iraniano hanno espresso il loro cordoglio al segretario generale di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, per la morte di Quntar. I deputati hanno anche chiesto di vendicare il sangue versato dal comandante della Resistenza libanese.

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hossein Ansari Jaberi ha definito l’uccisione dell’anziano membro di Hezbollah in Siria come un atto di “terrorismo di Stato”. Egli ha anche aggiunto che il raid israeliano rappresenta una grave violazione della sovranità nazionale della Siria.

Nella serata di ieri, è intervenuto sugli schermi di Al-Manar il segretario generale di Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah. Nel suo intervento il leader della Resistenza oltre ad affrontare le varie problematiche regionali, ha dichiarato che Hezbollah risponderà all’assassinio di Samir Quntar nel momento, nel luogo e nel modo che riterrà opportuno. Per Israele inizia un’ansiosa e snervante attesa.

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