Le forze di sicurezza nella regione del Kurdistan iracheno si sono scontrate con i manifestanti che protestavano contro la corruzione e gli stipendi non pagati. I manifestanti, tra cui impiegati statali, hanno protestato ieri in diverse zone delle province di Sulaymaniyah e Halabja, accusando il governo regionale di corruzione, chiedendo le sue dimissioni e migliori condizioni di vita.
I media curdi hanno riferito che le forze di sicurezza hanno sparato proiettili veri per disperdere i manifestanti che si erano riuniti nella piazza Sara Bardarki a Sulaymaniya. Secondo quanto riportato dai media, la gente di Sulaymaniyah ha chiesto lo scioglimento del governo ed ha invitato il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi e il parlamento iracheno a intervenire.
Scontri sono scoppiati anche ad Halabja tra polizia locale e manifestanti che hanno tentato di attaccare l’ufficio del partito politico dell’Unione patriottica del Kurdistan. Sempre ieri, i manifestanti hanno dato alle fiamme l’edificio del sindaco di Koya e gli uffici dei cinque principali partiti politici curdi, nella provincia di Erbil.
Almeno tremila manifestanti, irritati da anni di austerità e salari del settore pubblico non pagati, hanno preso parte lunedì a una protesta. Insegnanti, operatori ospedalieri e altri dipendenti del settore pubblico hanno chiesto il loro stipendio dal Krg, alcuni affermando che non erano stati pagati in tre anni.
Le tensioni sono aumentate vertiginosamente nel Kurdistan iracheno dal voto referendario sull’indipendenza del 25 settembre, che era stato osteggiato dal governo centrale di Baghdad.
di Redazione
