Sayyed Nasrallah resterà il vostro incubo

Il 27 settembre 2024, alle 18:22, otto cacciabombardieri F-15I Ra’am israeliani del 69° Squadrone, noto come “Hammer Squadron”, decollano dalla base aerea di Hatzerim, con il loro carico di micidiali BLU-109 “bunker buster” aria-terra con sistema di guida Jdam. Almeno 81 di queste tremende bombe, ciascuna del peso di 960 chilogrammi, radono al suolo sei edifici e altri tre li danneggiano gravemente nella zona di Haret Hreik, nella periferia meridionale di Beirut. Gli aerei israeliani effettuano una cintura di fuoco in una delle strade circostanti Al-Mhanya Al-Amliyya. L’obiettivo? Uccidere Sayyed Hassan Nasrallah.
Volevano uccidere la speranza…
Hanno raso al suolo un intero quartiere per cercare di eliminare ogni traccia di quell’uomo che ha cambiato le sorti di un popolo, e non solo. Da almeno 30 anni rappresenta il loro incubo peggiore, facendo conoscere le più cocenti sconfitte al regime sionista, ma soprattutto, ha ridato coraggio e speranza al Libano e a tutti i popoli oppressi del mondo. Le sue parole hanno mutato drasticamente gli equilibri della regione, catturando l’attenzione anche degli stessi israeliani. Non una sola parola del nostro Sayyed è mai caduta nel vuoto, ma ad ogni parola sono sempre seguiti i fatti. Tra dolci sorrisi, battute e dure affermazioni, ha costruito una credibilità che lo stesso Israele ha sempre riconosciuto.
Avete colpito un popolo nei suoi affetti più intimi, avete procurato tanto dolore come natura sionista impone, ma non avete mai voluto capire la forza e l’importanza di un popolo che base la sua esistenza sulla fede. Per questa fede, cari demoni, non troverete mai arma così letale da poterla distruggere. Ci rialzeremo mille volte, ricostruiremo le nostre case per mille volte ancora, piangeremo i nostri figli migliori, cureremo le nostre infinite ferite ma soprattutto, conosciamo la saggezza dell’attesa e della pazienza. Questo è ciò che ci ha trasmesso il nostro Sayyed.
Sayyed Nasrallah e il suo ultimo discorso
Un anno fa, abbiamo assistito agli ultimi istanti del nostro amato leader, il nostro comandante, Sayyed Hassan Nasrallah, quando ci ha rivolto il suo ultimo discorso dopo l’attacco terroristico israeliano (cercapersone) al Libano. Le sue parole risuonano ancora nei nostri cuori, il suo coraggio illumina ancora il nostro cammino e il suo sacrificio è diventato l’eterna bussola della nostra lotta.
Sebbene la sua voce sia stata messa a tacere, la sua eredità risuona più forte che mai. Il suo martirio ha solo rinnovato il nostro patto di rimanere saldi, di portare la sua bandiera e di preservare la Resistenza.
Le nostre lacrime possono scorrere, ma la nostra determinazione rimane incrollabile. Restiamo ribelli, fedeli al nostro giuramento e inflessibili di fronte all’oppressione. Che sia chiaro: la Resistenza continua a vivere, non in un solo uomo, ma in milioni di persone in ogni angolo di mondo che si levano con il loro spirito e il loro coraggio.
Gli ultimi 30 secondi del suo ultimo discorso:
“Qui, alla luce del lontano futuro di questa battaglia, dico: i giorni, le notti, le settimane, i mesi e forse anche gli anni; dopotutto, questa è una battaglia enorme e lunga con questa entità. Tuttavia, la sua fine è chiara e nota; i mujaheddin, i credenti, i pazienti, coloro che attendono e i feriti possono vederlo chiaramente, e i martiri ne sono testimoni dall’alto. Che la pace e le benedizioni di Allah siano su tutti voi”.
Khamenei ricorda Nasrallah
L’ayatollah Seyyed Ali Khamenei ricorda Nasrallah: “La popolarità e l’influenza del martire Sayyed Nasrallah, hanno oltrepassato i confini del Libano, dell’Iran, dei Paesi arabi e non solo. Ho pensato di rendere omaggio a mio fratello, figura amata nel mondo islamico, lingua eloquente dei popoli della regione e perla splendente del Libano. Sayyed Hassan Nasrallah ci ha lasciato nel corpo, ma la sua personalità, il suo spirito, il suo approccio e la sua voce sincera rimarranno per sempre dentro di noi. È stato un coraggioso difensore degli oppressi e un sostenitore dei difensori della verità. Hezbollah e il suo eroico leader sono il diritto del buon albero e la linfa del Libano con la sua storia e identità”.

Sayyed Hassan Nasrallah e Sayyed Hashem Safieddine
Il percorso è stato tracciato, conosciamo la meta, il giuramento si rinnova, restiamo fedeli al Patto!
I tuoi figli devoti