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Nasrallah: “Resistenza unica opzione per palestinesi”

Il Segretario Generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah ha elogiato ieri sera la rivolta palestinese contro il regime israeliano. Nel corso di un discorso nella prima notte di Ashura, Seyyed Nasrallah ha rinnovato l’incrollabile sostegno di Hezbollah a tutte le forme di Resistenza palestinese. Egli ha inoltre dichiarato che la Palestina rimane la battaglia centrale nella regione.

“Quello a cui stiamo assistendo oggi a Gerusalemme e alla Santa Moschea di Al-Aqsa è una nuova intifada, la terza intifada”, ha dichiarato il leader libanese, aggiungendo che: “Il popolo palestinese nel corso degli ultime settimane ha dimostrato un elevato livello di coraggio, di sfida e determinazione”. Sua Eminenza ha chiesto anche un sostegno da parte di tutto il mondo contro l’occupazione israeliana.

Sayyed Nasrallah ha sottolineato: “Noi Hezbollah annunciamo il nostro sostegno alla Resistenza del popolo palestinese”, ha aggiunto, sottolineando che tutto le forme di Resistenza sono legittime. “Il popolo palestinese ha dimostrato creatività nella Resistenza per combattere gli eserciti più potenti”, ha riferito Nasrallah.

Il leader della Resistenza si è scagliato anche contro l’Arabia Saudita per la sua “incompetenza nella gestione del pellegrinaggio Hajj di quest’anno”, in cui si è verificata una spaventosa e sospetta strage durante i rituali di Mina, vicino alla città santa della Mecca. Nasrallah ha affermato che la tragedia riflette il grado di disprezzo per i musulmani e per i loro luoghi santi da parte delle autorità saudite, che non hanno chiesto nemmeno scusa per il grave incidente in cui migliaia di fedeli hanno perso la vota. L’unica voce forte contro il regime saudita – continua il segretario generale –  è stata quella dell’Imam Sayyed Ali Khamenei.

Nasrallah ha trattato anche altri temi regionali, con particolare riferimento a tre Paesi del Medio Oriente: Siria, Yemen e Bahrain. Il capo di Hezbollah ha lodato il coraggio e la fermezza del popolo yemenita contro l’aggressione saudita, ed ha definito la guerra in corso in Siria un conflitto “universale”. Sayyed Nasrallah ha anche condannato la brutale repressione del regime al-Khalifa contro il popolo del Bahrain.

Sul fronte interno, Seyyed Nasrallah ha denunciato la paralisi permanente delle istituzioni statali, la questione degli ostaggi ad Arsal e la crisi dei rifiuti.”Tutti i tentativi di rianimare il governo sono stati sventati per motivi personali e di parte, il che significa chiaramente che ci troveremo ad affrontare in un prossimo futuro una situazione più complicata”, ha concluso Sayyed Hassan Nasrallah, leader della Resistenza libanese.

di Giovanni Sorbello

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