Sayyed Nasrallah, il “nemico” che va ascoltato
Quando Sayyed Nasrallah consiglia ai sionisti di lasciare immediatamente la Palestina occupata, diciamo che la guerra è imminente? Che segreti ha il leader di Hezbollah che nessuno conosce? Di sicuro, il leader della Resistenza libanese gode di una profonda credibilità soprattutto da parte dei suoi nemici, Israele in testa.
Gli ultimi discorsi di Sayyed Hassan Nasrallah contengono avvertimenti, previsioni e pronunce franche, chiare e forti, adatte a nostro parere, per prevedere il futuro della regione araba e ciò che si può verificare, comprese le guerre e importanti cambiamenti geopolitici. Sayyed Nasrallah differenzia tra il sionismo ed il giudaismo. Il primo è un movimento di occupazione razzista e la seconda è una religione celeste degna di rispetto. Ha sottolineato che la battaglia è con i sionisti e non con gli ebrei, ma ha avvertito gli ebrei di non essere vittime di schemi americani che vogliono che siano il combustibile per le future guerre nella regione.
Nasrallah ha sempre parlato delle future guerre in tutti i suoi discorsi precedenti. Questo è ciò che si aspetta dal leader di un movimento di Resistenza che ha combattuto e impegnato in guerra, direttamente e indirettamente, con lo Stato di occupazione israeliano e i suoi agenti. Il leader della Resistenza parla della guerra come se dovesse avere inizio domani o in qualsiasi momento.
Il movimento di Resistenza Hezbollah, è un movimento di istituzioni, di centri di ricerca e di monitoraggio. È più vicino ad essere una struttura statale che un movimento di Resistenza. Mantiene forti alleanze con grandi potenze regionali come l’Iran. Possiede informazioni e studi di valutazione che lo rendono in grado di costruire le proprie strategie difensive e offensive.
Sayyed Nasrallah invita i sionisti a lasciare la Palestina e dirigersi verso i Paesi da cui provengono (un nuovo tono che nessun altro leader arabo si sarebbe osato utilizzare oggi), per non essere utilizzati dal regime di Netanyahu come combustibile per una futura guerra. Gli avvertimenti di Sayyed Nasrallah devono essere esaminati nel contesto della decisione presa dal presidente americano Trump di ritirarsi dall’accordo nucleare sotto il pretesto del mancato rispetto dei termini da parte dell’Iran. La decisione dovrebbe essere annunciata a metà ottobre durante la sua revisione periodica nel Congresso degli Stati Uniti.
Il ritiro americano dall’accordo nucleare è una dichiarazione di guerra, perché ristabilirà le sanzioni economiche imposte all’Iran alla sua fase di pre-firma. Ciò porterà l’Iran a riprendere l’arricchendo dell’uranio ad alti livelli, rendendo le prospettive di un confronto militare più probabile che mai, soprattutto con la fine della guerra al terrorismo.
Nasrallah e le stime sull’arsenale della Resistenza
Gli analisti militari israeliani affermano che ci sono circa 150mila tra razzi e missili in possesso di Hezbollah e decine di migliaia di granate di artiglieria, per non parlare degli arsenali iraniani e siriani. In un possibile conflitto con l’entità sionista, migliaia di razzi potrebbero piovere sulle comunità ebraiche nella Palestina Occupata. Ciò può spiegare l’invito fatto da Sayyed Nasrallah agli ebrei a lasciare il più presto possibile i territori palestinesi.
Sulla base degli sviluppi geopolitici degli ultimi anni in Medio Oriente, crediamo che una prossima guerra possa scoppiare in territorio palestinese coinvolgendo anche le alture del Golan. Nasrallah è un uomo che fa quello che dice ed ha trionfato in ogni guerra che ha combattuto, dalla guerra per liberare il Libano meridionale nel 2000 alla guerra del luglio 2006 in cui ha umiliato l’esercito israeliano e la sua leadership politica e militare.
Ripetiamo ancora una volta che questo uomo fa quello che dice e ha trionfato in ogni guerra che ha combattuto. Questa è la sua storia e gode di una profonda credibilità soprattutto da parte dell’Occidente e del regime sionista. Dobbiamo solo aspettare e vedere.
di Giovanni Sorbello