Salvini e la vergogna del premio di Israele

L’Italia e i suoi rappresentati, presidente della Repubblica in primis, silenti dinnanzi al genocidio di Gaza, si fregiano dell’ennesima vergogna pubblicizzata dalla stampa amica e connivente. Il vice premier, Matteo Salvini nonché ministro delle Infrastrutture, è stato “premiato” martedì a Roma dall’ambasciatore d’Israele, Jonathan Peled.
Per assegnare questo “premio” è stata scelta la sala del Cenacolo, dove esponenti della Lega si sono mescolati ai lobbisti sionisti, a generali e ambasciatori tutti legati al governo Netanyahu, tra questi anche i rappresentati dell’Idsf (Israel Defense Security Forum) un think tank israeliano di estrema destra che sostiene l’espansione delle colonie illegali e la deportazione dei palestinesi da Gaza.
Salvini complice del genocidio di Gaza
Matteo Salvini è stato lodato per la seguente motivazione: “Il coraggio di assumere pubblicamente delle posizioni coraggiose e di rottura”. “Ne sono onorato”, ha risposto Salvini che ha rincarato la dose: “Non è un premio comodo”. Improvvisandosi esperto di geopolitica, il vicepremier ha poi aggiunto: “Il cessate il fuoco dipende solo da Hamas. Israele è una realtà democratica pacifica”. Il tutto, sotto l’attenta egida dell’ambasciatore israeliano che si è dimostrato entusiasta affermando che Salvini si è sempre dimostrato impegnato nello sforzo di promuovere i legami tra Israele e Italia.
Italia genuflessa
Intanto, mentre i rappresentati del governo italiano non vanno oltre a dichiarazione servili di circostanza e di comodo, nella Striscia di Gaza si continua a morire grazie anche alle armi che il governo di Giorgia Meloni manda pedissequamente al regime sionista. Vergogna!
di Sebastiano Lo Monaco