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Sale l’attesa a Lampedusa per la visita di Papa Francesco

di Mauro Indelicato

Lampedusa – E’ un’isola in gran fermento, tra semplici volontari che aiutano a sistemare a livello logistico ogni minimo dettaglio o anche turisti che assistono agli ultimi preparativi.

Ciò che si respira in questi minuti a Lampedusa è l’aria del mondo: ci sono giornalisti anche di Al Jazeera alla volta della più grande delle Pelagie, camion della Reuters, un clima internazionale quindi che contribuisce ad aumentare l’attesa.

Eppure, si tratterà di poche ore: il Papa arriverà alle 9 ed alle 13 sarà già in volo per Ciampino. Ma spesso sono le visite lampo ed inattese a creare maggiori aspettative; presso la sala stampa allestito in un noto ristorante dell’isola, è un via vai di notizie, supposizioni ed anche speranze, come quelle di molti cronisti che sperano ancora di poter seguire il Pontefice in ogni suo passo.

Di fronte la sala stampa, vi è il campo sportivo dove si terrà la messa: poche ore fa, sono stati terminati i lavori per l’altare; fa un certo effetto poter toccare da vicino la sedia ed il podio da dove Bergoglio celebrerà messa. Tutto rigorosamente di legno e tutto rigorosamente ricavato dai barconi degli immigrati, il cui “cimitero” è a pochi passi di distanza, ben visibile con tutto il suo carico di simboli ed anche di storie, tante purtroppo concluse malamente sopra quei cumuli di rottami.

Tutto però ha un clima di austerità; la si può toccar con mano, non è un semplice proclama enunciato per evidenziare il nuovo corso vaticano: non ci sono tappeti rossi, non si prepara alcuna auto blu, non si vedono facce di politici in giro per l’isola, l’unica cosa che fa accorgere di essere alla vigilia della visita di un uomo vestito di bianco, oltre il clima d’attesa, sono le bandiere vaticane sventolanti attorno al campo comunale.

Lampedusa, per tre ore, si trasformerà da estrema periferia a perno mediatico su cui ruoterà il primo viaggio di un primo Papa sudamericano; del resto, è lo stesso Bergoglio ad esaltare e rivendicare l’importanza della periferia ed è significativo che a farlo sia il primo pontefice proveniente dall’estremo sud del pianeta.

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