Salah: “Le videocamere di sorveglianza su Al-Aqsa strumento di persecuzione dei palestinesi”
Il leader del movimento islamico nei territori occupati nel ’48, Shaykh Ra’ed Salah ha espresso tutta la sua preoccupazione per la decisione israelo-giordana di sorvegliare l’area della moschea di AlAqsa.
“Le videocamere sono un dispositivo utile solo a Israele e saranno fatto strumento per punire il popolo palestinese, per perseguitarlo e per espellerlo dalla terra natia. Il controllo di Israele sul sistema di sorveglianza contribuirà inoltre a occultare ogni crimine da parte dei coloni sulla spianata delle moschee e a negare i quotidiani assalti di massa ai luoghi sacri del’Islam”.
Queste dichiarazioni seguono l’ultimissima notizia data dall’autorità giordana il 20 marzo in cui si rendeva nota la decisione di installare 55 videocamere nell’area sacra di Gerusalemme.