Rwm sospende produzione causa Coronavirus
La tristemente nota fabbrica di armi e munizioni Rwm Italia di Domusnovas (Ca), sospende temporaneamente la produzione a causa della pandemia di Coronavirus. La decisione è stata presa congiuntamente dall’azienda e da Rsu e Rlsa “al fine di ridurre al minimo i rischi per il territorio. Da anni i sindacati chiedono lo stop della produzione di bombe ritenuta non essenziale e dannosa. Questo stop della produzione assomiglia tanto a una mossa di alto opportunismo. Infatti, gli uffici del Suap del comune di Iglesias, sono molto attivi nel portare avanti le pratiche relative all’ampliamento della Rwm. Sono stati emessi ben otto provvedimenti in otto giorni, tutti relativi ad interventi di ampliamento della fabbrica Rwm.
Dove finiscono le bombe della Rwm?
Dal marzo 2015 a oggi sono quasi centomila i civili che hanno perso la vita nella guerra in Yemen, comprese donne e bambini. Continui raid che mietono vittime, senza troppa distinzione tra militari e civili. Bombe intelligenti da 870 chili di peso, di cui 250 di esplosivo stanno devastando lo Yemen. Ebbene, queste armi letali sono made in Sardegna, Domusnovas per la precisione, dove dal 2010 ha sede lo stabilimento della Rwm Italia munitions Srl, costola della Rheinmetall Defence, colosso tedesco degli armamenti, che continua le spedizioni.
Secondo un’inchiesta del sito Reported le bombe usate dagli Emirati Arabi per radere al suolo Sana’a, capitale dello Yemen, sono arrivate via Genova in Arabia Saudita proprio dalla fabbrica sarda.
Di fronte alle migliaia di morti civili, ai milioni di sfollati, alla scarsità di cibo per la maggioranza della popolazione, alle eclatanti violazioni dei diritti umani, al silenzio assordante delle società occidentali sul massacro del popolo yemenita, il nostro pensiero va a questi commerci criminali che rendono denaro sporco, di cui beneficiano molti fondi pensione europei ed americani, compresi i fondi statali. A questo vanno aggiunte le responsabilità che ha l’Italia nel commettere o facilitare serie violazioni dei diritti umani internazionali nell’esportazione di armi, che spesso collima con il traffico d’armi.
di Yahya Sorbello