Russia: esercito americano ha utilizzato 300 tonnellate di uranio impoverito in Iraq
Russia – Il comandante delle forze di protezione radiologica, chimica e biologica della Russia, il tenente generale Igor Kirillov, ha dichiarato: “Le dichiarazioni della Gran Bretagna sulla fornitura di bombe all’uranio impoverito all’Ucraina appaiono molto insolenti, specialmente quando arrivano prima dell’anniversario del bombardamento della Jugoslavia, dove questo sono state utilizzate munizioni pericolose”.
Kirillov ha aggiunto: “Sembra molto sfacciata la dichiarazione del vice segretario alla Difesa britannico Annabelle Goldie, che è arrivata alla vigilia dell’anniversario del bombardamento Nato della Jugoslavia – 24 marzo 1999”.
Secondo il generale russo, la Nato chiamò il bombardamento della Jugoslavia, “Angelo della Misericordia”, che l’allora Segretario Generale dell’Alleanza, Javier Solano, considerava un’operazione “umana”.
Kirillov ha rivelato che l’esercito americano ha utilizzato 300 tonnellate di uranio impoverito durante l’invasione dell’Iraq (2003-2004), bombardando le città di Amarah, Baghdad, Bassora, Fallujah e Karbala. La situazione radioattiva nella città di Fallujah è peggiorata rispetto a Hiroshima e Nagasaki, “questa città è chiamata, ancora oggi, la seconda Chernobyl”.
di Redazione