Palestina

Israele confisca 616mila metri quadrati di terra palestinese per espandere insediamenti

Israele ha deciso di confiscare migliaia di metri quadrati di terra privata palestinese nella Cisgiordania settentrionale per espandere un insediamento in violazione del diritto internazionale e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Ghassan Daghlas, un attivista palestinese che monitora le attività degli insediamenti israeliani nella Cisgiordania settentrionale, ha dichiarato che funzionari israeliani hanno emesso un ordine militare volto alla confisca di circa 616 dunam (616mila metri quadrati) di terra di proprietà palestinese nei villaggi di Qaryout e al-Lubban ash-Sharqiya e la città di as-Sawiya per fare spazio all’espansione del vicino insediamento illegale di Eli.

L’insediamento di Eli è sorto con un gruppo di case mobili costruite su una collina nell’area nel 1984, e da allora ha continuato ad espandersi a spese dell’espropriazione delle terre palestinesi fino a diventare uno dei più grandi insediamenti nella Cisgiordania occupata.

Il cosiddetto Comitato per la pianificazione e la costruzione di Gerusalemme ha annunciato piani per la costruzione di più di cento unità di coloni nel quartiere di Gerusalemme di Sheikh Jarrah, mentre il regime di Tel Aviv sta portando avanti i suoi tentativi di giudaizzare la città santa contesa e distruggere le sue identità islamiche e cristiane. Il Comitato ha dato il via libera ai funzionari israeliani per la costruzione di 135 unità di coloni nell’insediamento di Ma’alot Dafna.

Israele intensifica la costruzione di insediamenti illegali

Incoraggiato dal pieno sostegno dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Israele ha intensificato le sue attività di costruzione di insediamenti illegali a dispetto della risoluzione 2334 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha dichiarato gli insediamenti in Cisgiordania e Gerusalemme Est “una flagrante violazione del diritto internazionale”. Gran parte della comunità internazionale considera illegali le unità di coloni israeliani nelle terre occupate.

Più di 600mila israeliani vivono in oltre 230 insediamenti costruiti dall’occupazione israeliana del 1967 della Cisgiordania e di Gerusalemme Est. Tutti gli insediamenti israeliani sono illegali secondo il diritto internazionale. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato le attività di insediamento di Israele nei territori occupati in diverse risoluzioni, puntualmente ignorate da Israele.

L’ultimo round di colloqui israelo-palestinesi è fallito nel 2014. Tra i principali punti critici in quei negoziati c’era la continua espansione degli insediamenti illegali da parte di Israele.

di Redazione

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