Roma. “Cento Pittori a via Margutta”, presenta l’iraniana di 14 anni Isabelle Salari
Tra tanti artisti dalla fama consolidata, nella rassegna «Cento pittori via Margutta» (a Roma da mercoledì 31 ottobre a domenica 4 novembre) ci sarà anche un baby talento iraniano. Si tratta di Isabelle Salari: 14 anni da compiere il 28 di novembre, mamma Gabriella italo-francese, papà Hamid iraniano, un carattere riservato e una spiccata propensione per il canto e per la pittura.
UN TALENTO – Isabelle prende in mano un pennello e una tavolozza, per la prima volta, ad appena 5 anni. Attira subito l’attenzione dei critici d’arte, che non impiegano molto a definirla un mini-talento dell’arte astratta. Ma anche tanti volti noti dello spettacolo -primo fra tutti Franco Nero- diventano grandi estimatori dei suoi quadri: un insieme di emozioni, freschezza e spontaneità, che Isabelle esprime attraverso colori vivaci. Già due anni fa quaranta tele con la sua firma approdano nella rassegna di via Margutta, che ospita per la prima volta una pittrice così giovane. E quest’anno i lavori di Isabelle Salari torneranno nel cuore di Roma, per poi trasferirsi al Conservatorio di Santa Cecilia per la sua personale.
DICONO DI LEI – Alberto Bevilacqua, che ha scritto un commento nel catalogo della pittrice, dice di lei: «Sorprende che la giovanissima Isabelle Salari dimostri tanta maturità nell’interpretazione pittorica della vita. Esiste in lei una stilizzazione che sembra figlia dell’arte orientale. Se non si sapesse che Isabelle è una ragazzina, la si direbbe una visionaria già maturata anche dalla vita, dotata di un’anima corporale. Questi quadri mi ricordano i rotoli della Scuola di Osaka, della pittura nanga. È una nebbia sensuale che avvolge il reale, lo fa intravedere come miraggio, più rivelatrice e lucente di uno specchio. L’uso del colore, della potenza interpretativa implicita nel colore, nasce da un istinto d’eccezione che supera di un lungo, assai lungo, tratto l’età della pittrice».