AttualitàPrimo Piano

Nell’esercito Usa si muore più di suicidi che in combattimento

Secondo un rapporto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America pubblicato a metà settembre, il numero di soldati morti suicidi è quattro volte superiore rispetto al numero dei soldati morti in combattimento. Questi dati, tanto allarmanti quanto significativi, sono stati resi noti dal sito icasualties.org.

Suicidi e responsabilità delle autorità statunitensi

Il rapporto evidenzia inoltre le responsabilità delle autorità statunitensi: aver sottovalutato la situazione e aver manifestato inadeguatezza e mancanza di tempestività. Fino ad oggi, l’unico strumento utilizzato per lo studio e la prevenzione di comportamenti pericolosi e autolesionisti, compreso il suicidio, è un questionario a domande dirette, previsto dai protocolli di diagnosi che, secondo quanto dichiarato dal dott. Craig Bryan, ex psicologo dell’aviazione e docente del National Center for Veteran Studies, risulta totalmente inefficace. Le cause di tanti suicidi, secondo il rapporto, sono da ricercarsi nella disoccupazione e nel Ptsd, il disordine post-traumatico da stress. Il 50% dei militari americani soffre di dolore cronico e il 15% abusa di oppioidi per lenire la sofferenza.

Al di là delle cause contingenti e delle ragioni umane e personali di ognuno, il “fenomeno” dei suicidi di centinaia di soldati americani è certamente la più diretta, inaspettata e imprevista conseguenza della politica estera scellerata e disumana perseguita dagli Stati Uniti, volta a imporre una sorta di “Pax Americana” di cui parla Peter Dale Scott nel suo articolo “Perché gli Americani devono fermare le guerre auto-generatrici degli Stati Uniti d’America”: “Oggi, la sfida politica più urgente nel mondo è quella di impedire che la cosiddetta “Pax Americana” degeneri progressivamente verso un conflitto mondiale drammatico, come è avvenuto nel XIX secolo durante la cosiddetta “Pax Britannica”.

Utilizziamo il termine “cosiddetta” perché entrambe queste “Pax” nelle loro fasi finali sono diventate via via sempre meno portatrici di pace e di ordine, e sempre più incardinate sull’imposizione di una potenza competitrice, guerrafondaia e intrinsecamente fautrice delle disuguaglianze. (….) L’iper-militarismo degli Stati Uniti, giustificato da ragioni di sicurezza, diventa in realtà una minaccia per la sicurezza di questo paese e del mondo intero. In effetti, questa tendenza guerrafondaia innesca e scatena guerre sempre più estese”.

di Manuela Comito

Tags
Mostra altro

Articoli correlati

Back to top button
Close
Close

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi