Rivoluzione Islamica, milioni di iraniani in piazza
Milioni di iraniani sono scesi questa mattina in piazza in tutto il Paese per celebrare il 41° anniversario della Rivoluzione Islamica. Ogni anno, il 22° giorno del mese di Bahman sul calendario persiano (11 febbraio), gli iraniani, insieme ai funzionari militari e politici di alto rango, partecipano alle cerimonie per rinnovare la loro fedeltà all’establishment islamico e all’Imam Khomeini, fondatore della Repubblica Islamica.
Le celebrazioni per l’anniversario della Rivoluzione Islamica si terranno in 5200 luoghi in tutto il Paese oltre ai consolati iraniani in tutto il mondo. Le manifestazioni nazionali hanno avuto inizio alle ore 9:00.
Rivoluzione Islamica, 41 anni di Resistenza
Nella capitale Teheran e in altre città del Paese si stanno svolgendo manifestazioni per celebrare la vittoria che ha messo fine al brutale regime Pahlavi sostenuto dagli Stati Uniti. Alle celebrazioni hanno partecipato le più alte cariche del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Celebrando l’anniversario della Rivoluzione, gli iraniani riaffermano la loro fedeltà alla causa della Rivoluzione e dell’ayatollah Ruhollah Khomeini, il defunto fondatore della Repubblica Islamica. La Rivoluzione, sotto la guida dell’Imam Khomeini, ha istituito un nuovo sistema politico fondato sui valori islamici e sulla democrazia. La Rivoluzione rappresenta anche un precedente e un punto di riferimento che ha ridato speranza a tutti i popoli oppressi, esaltando la volontà di ogni popolo di fronte alla tirannia.
La vittoria della Rivoluzione iraniana del 1979 è considerata una delle più importanti rivoluzioni politiche internazionali degli ultimi tempi. Gli effetti sulla comunità islamica mondiale, la posizione strategica a livello internazionale dell’Iran e l’importanza del Golfo Persico e del Medio Oriente nello scacchiere mondiale hanno fatto sì che la Rivoluzione iraniana diventasse un fenomeno, un evento che non ha riguardato solo il popolo iraniano, ma ha avuto, ed ha tutt’oggi, una forte influenza internazionale.
di Yahya Sorbello