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Resistenza yemenita, nuovo attacco contro Aramco

Il portavoce del comando dell’esercito yemenita, il generale Yehya Saree, ha annunciato venerdì i dettagli della terza operazione “Balance of Deterrence” contro il fronte interno saudita. Nell’operazione condotta dalla Resistenza yemenita sono stati impiegati 12 droni e tre missili sono stati lanciati su obiettivi sensibili in Arabia Saudita.

Il generale Saree ha chiarito che 12 droni (Sammad-3), due missili alati (Al-Quds) e un missile balistico sono stati utilizzati per attaccare gli obiettivi sauditi che includevano la compagnia petrolifera Aramco e una serie di importanti siti sensibili.

Il generale Saree ha considerato l’operazione come una normale risposta della Resistenza yemenita all’attuale guerra saudita contro lo Yemen. L’alto ufficiale ha promesso attacchi più dolorosi se dovesse continuare l’aggressione e il blocco del regime saudita.

Resistenza yemenita sviluppa nuova armamenti

L’alto funzionario militare yemenita ha anche messo in guardia le compagnie straniere dall’assistere i nemici nel saccheggio delle risorse naturali dello Yemen. Saree ha continuato affermando che il 2020 sarà l’anno della difesa aerea. Le forze yemenite stanno lavorando per sviluppare le loro industrie militari e migliorare il loro inventario di armi, principalmente munizioni deterrenti strategiche.

Più della metà del numero totale degli attacchi della coalizione, continua il generale, ha preso di mira aree nella provincia nordoccidentale di Sa’ada. La cifra si è attestata su non meno di 3.615 incursioni. Saree ha sottolineato che la Resistenza yemenita ha effettuato 1.686 operazioni, tra cui 607 operazioni offensive, 1.044 raid e 35 infiltrazioni, nel 2019. Il generale ha aggiunto che le forze armate yemenite hanno intercettato e colpito 69 aerei militari della coalizione, tra cui sette aerei da combattimento, nove veicoli aerei senza pilota e 53 droni spia, durante il periodo menzionato.

Secondo quanto riferito da Saree, i cecchini yemeniti hanno effettuato 16.643 operazioni, uccidendo 228 soldati sauditi, 142 mercenari sudanesi e 16.050 miliziani yemeniti fedeli all’ex presidente Abd Rabbuh Mansur Hadi. “Le unità anti-carro hanno condotto 1.180 operazioni, distruggendo 192 veicoli militari con personale ed equipaggiamento militare a bordo, 138 veicoli blindati, 40 bulldozer militari, 40 carri armati più 155 mitragliatrici medie e pesanti”.

di Yahya Sorbello

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