Resistenza palestinese: diritti dei palestinesi non sono negoziabili
I gruppi della Resistenza palestinese hanno dichiarato che la conferenza economica sponsorizzata dagli Stati Uniti in Bahrain, dal 25 al 26 giugno 2019, è un pericoloso passo in avanti per annientare la Palestina i cui diritti non sono negoziabili.
La questione della Palestina è totalmente politica e i diritti dei palestinesi non sono in vendita o negoziabili, hanno dichiarato mercoledì i gruppi della Resistenza palestinese nel corso della conferenza stampa congiunta nella Striscia di Gaza. Hanno detto che i progetti economici e le promesse vuote non possono coprire l’infausto “Affare del secolo” che tenta di annientare la Palestina.
La Resistenza palestinese si è opposta fortemente alla normalizzazione dei legami con il regime sionista, sottolineato che la normalizzazione delle relazioni è in realtà un tradimento verso la Palestina.
I gruppi palestinesi hanno invitato arabi e musulmani, in particolare gente del Bahrain, a prendere le distanze da coloro che sono disposti a normalizzare i legami con il regime sionista. Hanno anche sottolineato l’unità di tutto il popolo palestinese e la continuazione delle pacifiche Marce del Ritorno nella Striscia di Gaza per contrastare l’accordo del secolo e per mettere Israele a porre fine all’assedio dell’area.
Hanno anche ribadito che sono impegnati nella decisione del Consiglio nazionale palestinese di fermare la “cooperazione per la sicurezza” con il regime sionista, di mettere da parte l’infausto accordo di Oslo e di contrastare l’accordo del secolo.
L’evoluzione della Resistenza palestinese
L’ultima aggressione militare israeliana contro la Striscia di Gaza si è trasformata nell’ennesima débâcle per il regime di Tel Aviv. Le tensioni sono scoppiate venerdì scorso dopo che quattro palestinesi sono stati uccisi, due in un raid aereo israeliano nel sud di Gaza e due dal fuoco dei soldati israeliani durante le manifestazioni di protesta (Grande Marcia del Ritorno) vicino al recinto che separa l’enclave costiera dai Territori occupati. La sorprendente rappresaglia della Resistenza palestinese è giunta in risposta a una serie di attacchi aerei da parte di Israele contro vari obiettivi a Gaza. I raid israeliani sono iniziati sabato scorso e hanno causato la morte di 27 palestinesi, tra cui due donne incinte e due bambini. Negli attacchi sono rimasti feriti più di 150 civili palestinesi e decine di edifici residenziali sono stati distrutti.
di Giovanni Sorbello