Resistenza irachena: Kurdistan addestra militanti con sostegno sionista
Il Comitato di coordinamento dell’Asse della Resistenza sciita in Iraq afferma che il primo ministro del governo regionale del Kurdistan, Masrour Barzani, sta addestrando gruppi militanti con il sostegno del regime sionista per creare caos e disordine nel Paese.
Nel tentativo di proteggere la sicurezza del popolo iracheno, il Comitato desidera avvertire le autorità del Kurdistan che il loro “perseguimento dannoso e il fuoco che stanno cercando di accendere si ritorceranno su di loro, e subiranno solo pesanti perdite. La Resistenza irachena dichiara la sua posizione permanente con l’unità del suo caro popolo, che… rimarrà coerente e forte… aggirando ogni mezzo di esclusione ed emarginazione”. Il blocco del Partito Democratico del Kurdistan ha respinto l’accusa.
All’inizio di maggio, il parlamento iracheno ha tenuto una sessione per discutere una proposta di legge che vieti la normalizzazione con il regime sionista. L’Iraq non ha alcuna relazione con il regime occupante e il governo e la maggior parte delle forze politiche si rifiutano di normalizzarsi con esso.
Linea rossa della Resistenza
Qais al-Khazali, leader del gruppo di Resistenza Asa’ib Ahl al-Haq, che fa parte delle Hashd al-Sha’abi, ha anche messo in guardia contro i tentativi “sospetti” di fomentare disordini e far precipitare il Paese arabo in una politica tumulto. “Il conto alla rovescia per aver trascinato l’Iraq in un vortice politico attraverso manifestazioni di protesta e disordini pubblici è già iniziato”, ha dichiarato Qais al-Khazali in un’intervista alla rete televisiva irachena al-Ahad.
“L’unico scopo di tali manifestazioni è innescare scontri armati. In questi giorni Erbil è stata fucina di gruppi di militanti, il cui obiettivo principale è quello di provocare un conflitto. Questi gruppi sono addestrati e armati a Erbil e sono alloggiati in hotel a cinque stelle. Attualmente, un gruppo sta cercando di creare un’ondata di disordini e insicurezza nelle province centrali e meridionali dell’Iraq”, ha dichiarato Khazali.
di Redazione