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Repubblica Centrafricana. Migliaia di musulmani in fuga dalle milizie cristiane, l’Unione Europea invia le truppe

di Cristina Amoroso

La violenza inesorabile nella Repubblica Centrafricana (Car) sta costringendo la popolazione musulmana ad abbandonare le proprie case fuggendo dagli attacchi brutali delle milizie cristiane, frantumando il tessuto sociale di questa nazione devastata dalla guerra.

In città e villaggi, come nella capitale, vigilantes cristiani armati di machete hanno ucciso decine di musulmani, che rappresentano una minoranza, bruciato e saccheggiato le loro case e moschee nei giorni scorsi, secondo le agenzie umanitarie e le forze di pace. Decine di migliaia sono i musulmani che hanno abbandonato le loro case.

Peter Bouckaert, il coordinatore delle emergenze di Human Rights Watch, ha fatto le sue osservazioni sulla grave situazione, aggiungendo che questo potrebbe avere effetti negativi sull’economia, dal momento che i musulmani controllano il mercato del bestiame e altre imprese del Paese. I suoi commenti arrivano un giorno dopo che aveva chiamato a pieno titolo per una missione di pace delle Nazioni Unite atta a fermare immediatamente la mattanza dei musulmani nella Repubblica Centrafricana, dichiarando che gli omicidi mettono a rischio il futuro nel loro Paese. “Interi quartieri sono stati svuotati dei musulmani. La loro presenza viene cancellata da questa città”, ha aggiunto Bouckaert .

I musulmani costituiscono circa il 15 per cento dei 4,6 milioni di cittadini della Repubblica africana. La violenza senza sosta tra cristiani e musulmani ha afflitto il Paese dal colpo di Stato nel marzo dello scorso anno, quando i combattenti Seleka hanno rovesciato l’ex presidente, Francois Bozizé. Migliaia di musulmani sono fuggiti da Bangui nel corso degli ultimi mesi per fuggire alle uccisioni, saccheggi e molestie da parte della milizia cristiana anti-Balaka, mentre le Nazioni Unite hanno stimato che circa due milioni di persone sono in disperato bisogno di assistenza umanitaria.

Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Iom), più di 6omila persone, la maggior parte musulmani, sono fuggiti nei Paesi vicini quando la violenza è scoppiata dopo una rivolta da parte delle milizie cristiane ed ex soldati governativi. Il numero di partenze si è intensificato dopo le dimissioni di Djotodia. La maggior parte sono fuggiti in Ciad e Camerun, mentre altri sono andati in Nigeria, Niger e Sudan, secondo le statistiche Iom.

I funzionari Iom manifestano tutta la loro preoccupazione. La stragrande maggioranza, circa 50mila, hanno trovato rifugio in Ciad, un Paese a maggioranza musulmana, che è anche tra i più poveri al mondo. Mentre il Ciad avrà difficoltà a sostenere e reinserire nella società i rifugiati, la Repubblica Centrafricana ha subito un vero e proprio shock economico per la partenza dei musulmani, molti dei quali commercianti e negozianti, con l’industria della carne nelle loro mani.

Molti degli scontri si sono verificati nelle città nord-occidentali. In un villaggio chiamato Bozoum, 2.500 musulmani sono fuggiti mercoledì scorso, riferisce Medici Senza Frontiere. E Bouar, una città musulmana di 8mila persone, “rimane  imprigionata” dalle milizie anti-Balaka, secondo l’agenzia.

“I francesi continuano a tentare di dire che la situazione si sta stabilizzando, ma in realtà non lo è” ha detto Bouckaert. “Le uniche aree che si stanno stabilizzando sono aree in cui tutti i musulmani sono andati via”. Solo due settimane fa, ha detto Bouckaert, il quartiere musulmano di Miskine è stato raggiunto dalla milizia anti-Balaka. Oggi la zona è deserta, le moschee e le case musulmane saccheggiate e smontate mattone su mattone. Circa 10mila musulmani vivevano nella città di Bossangoa nel mese di dicembre, ha aggiunto. Solo poche centinaia sono rimasti.

Intanto è stato assassinato la scorsa notte a Bangui un deputato al Parlamento provvisorio della Repubblica Centrafricana, Jean-Emmanuel Djarawa: lo hanno riferito fonti governative. Eletto nella provincia orientale dell’Huate-Kotto, pur essendo egli stesso di fede cristiana Djarawa aveva preso posizione contro le milizie anti-Balaka, gruppi di auto-difesa creati dai cristiani nel 2013.

Inoltre nella giornata di lunedì i Ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno formalmente approvato una missione militare nella Repubblica Centrafricana, accettando di inviare circa 500 soldati per aiutare le forze francesi e quelle dell’Unione africana già operative nel Paese. Lo ha dichiarato Catherine Ashton, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione Europea, aggiungendo che la missione, nota come Eufor Rc, mira a proteggere la popolazione civile da ulteriori violenze, garantendo nel contempo che gli aiuti umanitari raggiungano i luoghi prestabiliti. I ministri degli esteri hanno anche concordato di stanziare 25,9 milioni euro per coprire l’operazione.

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