Renzi, il “rottamatore” sostenuto dalla comunità ebraica
di Mauro Indelicato
“Andate e votate Renzi, fatelo per Israele”; ecco un sms che circolava nei giorni delle scorse primarie del centro – sinistra tra romani della comunità ebraica.
Anche se poi le indicazioni di voto sono state smentite, visto che la stessa comunità ebraica di Roma ha affermato di non avere preferenze, che tra il rampollo della politica italica e gli strati più alti degli ebrei italiani i rapporti fossero ottimi lo si capisce dalle dichiarazioni dello stesso Renzi sulla Palestina.
Secondo l’attuale Sindaco di Firenze, bisognava a suo tempo, parliamo dello scorso anno, porre diversi dubbi e perplessità sulla scelta di accettare la Palestina come stato osservatore dell’ONU, dimostrando come, in caso di compimento del suo progetto di trasloco da palazzo Vecchio a palazzo Chigi, avrebbe fatto in politica estera gli interessi di Israele.
Non a caso, erano diversi gli sms che esortavano a votare Renzi “in nome di Israele”, mentre raramente si trovava scritto “amico degli ebrei” e le parole, si sa, presso la millenaria comunità ebraica romana hanno un peso molto importante.
Renzi, lo ricordiamo, era candidato alle primarie che poi sancirono Bersani come leader del centro sinistra; in quella tornata, anche Vendola era della partita e così lo descrivevano sempre i tanti sms che circolavano in quei giorni: “Che ne deve fare Israele di un presidente del consiglio italiano che appoggia la Palestina? Votate Renzi.”
Se il proposito è stato fatto e mantenuto, è difficile saperlo e stabilirlo: di certo, l’aria che tira oggi come allora, è quella di una vittoria del centro – sinistra ed allora, ecco che Renzi rappresenterebbe quel modello di “moderato” tanto cari agli ebrei, sarebbe uno dei tanti che in questi ultimi 70 anni sono andati a trovare i rappresentanti della comunità ebraiche “armati” di Kippà.
A quanto pare, dopo la Leopolda, dove Renzi di fatto parla già da segretario, candidato premier e premier, sono ripresi gli sms tra i ragazzi della comunità ebraica di Roma; dunque, sembra che l’attuale primo cittadino fiorentino, abbia il sostegno della potente comunità ebraica capitolina, la quale è pronto ad appoggiarlo in cambio di una futura posizione ancor più filo-israeliana del nostro paese.
Che Renzi sia un fenomeno esploso in maniera talmente lesta tra i media da destare più di un sospetto, lo si è scritto spesso e volentieri; date le sue dichiarazioni pro Israele e la “simpatia” che fa negli ambienti ebraici, probabilmente è possibile capire forse il motivo della sua repentina ascesa, che nel giro di 4 anni lo sta portando ad essere da Sindaco di una città importante si, ma non una metropoli come Roma o Milano, a premier in pectore, una scalata fulminea, da fare invidia anche a Barack Obama.